Si è appena conclusa la consueta conferenza pre-gara dell’Orlandina, alla quale ha partecipato, oltre all’immancabile Pozzecco, anche Dominique Archie, fra i protagonisti di questa fase della stagione. “Ogni anno è un’esperienza diversa e utile per crescere – dichiara Archie ai giornalisti – Qualsiasi campionato in cui giochi può migliorarti. Prima di arrivare in Europa ero infortunato, conoscevo poco del basket in questo continente. La differenza maggiore fra gli Stati europei in cui ho giocato sta nella fisicità, in Romania, ad esempio, sono molto più grossi e fisici, in Italia più tecnici. Qualsiasi cosa serva alla squadra in campo, io comunque lo farò. Non m’interessano i minuti che gioco, l’importante è farlo bene in quelli che ho a disposizione. Il fatto di giocare con giocatori come Basile, Soragna e Nicevic è una cosa estremamente positiva – continua Archie – ho una grandissima opportunità di migliorare. L’Orlandina è una grande squadra, una delle migliori secondo me. Il gruppo è fenomenale, ogni giocatore ha un ottimo rapporto con tutti gli altri. La città poi è bellissima, adoro fare cose semplici, il fatto di vivere a Capo d’Orlando è perfetto per me. Non mi preoccupo molto degli avversari, dobbiamo concentrarci su ciò che facciamo noi. Non ho mai vinto un campionato nella mia carriera, non sarebbe male farlo qui”.
Dopo Archie è stato il turno di Coach Pozzecco: «I ragazzi stanno tutti mediamente bene, oggi si alleneranno tutti. Soragna è po’ condizionato dall’infortunio, il polpaccio migliora, ma questo è un aspetto che dobbiamo gestire bene. L’obiettivo che mi sono prefissato è far sentire sempre tutti importanti – conclude il coach – credetemi mi piange il cuore quando non riesco a far giocare tutti il tempo che meritano, Ciribeni ad esempio meriterebbe di giocare. In questo momento dobbiamo essere grati a tutti i ragazzi, anche a quelli che stanno in panchina».
Con un comunicato stampa, infine, la società in tutte le sue componenti si stringe al dolore del Presidente del CNA Messina Dani Baldaro per la scomparsa della madre. (ROBERTO FAZIO)