APPICCANO IL FUOCO E LASCIANO UN BIGLIETTO MINATORIO: ARRESTATI DAI CARABINIERI.

“Se volete continuare i lavori, dovete darci 40.000 euro”. Questa nella sostanza il contenuto di un messaggio minatorio, lasciato dagli autori di un incendio doloso, che era stato appiccato in un fabbricato in costruzione a Galati Marina. L’episodio è avvenuto il 6 novembre 2012. Oggi gli autori sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri con l’accusa di tentata estorsione in concorso e danneggiamento seguito da incendio aggravato.

A finire in manette Gianfranco RAPISARDA  di anni 37, pregiudicato e Antonino CATANIA di anni 38 incensurato.

Le indagini dei militari hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti di quella sera.

Gli indagati con un’autovettura di proprietà di uno dei due si erano recati nei pressi del terreno interessato portando con sé una bottiglia con del liquido infiammabile. Dopo aver scavalcato la recinzione hanno appiccato l’incendio e dandosi alla fuga hanno raggiunto la loro autovettura.

L’estrapolazione dei filmati di alcune telecamere presenti nella zona hanno da subito consentito ai Carabinieri di identificare il Catania, mentre da successive indagini e riscontri si è arrivati a dare un nome al suo complice appunto Rapisarda.

A seguito di perquisizione, nell’abitazione del Catania, è stato ritrovato e sequestrato il pile verosimilmente indossato dallo stesso al momento del fatto.

Seguendo il Catania veniva identificato il complice, proprietario dell’autovettura usata per la circostanza.

I due, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina sono stati associati alla casa circondariale di Messina Gazzi.

 

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