Nomine F.U.A.: dubbi su trasparenza e merito, il PD attacca l’Amministrazione Basile

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha espresso forti critiche in merito alle tre nomine effettuate lo scorso 16 gennaio dall’Amministrazione Basile per la gestione dei finanziamenti comunitari F.U.A. Secondo il PD, queste scelte, al di là delle qualità professionali dei nominati, sollevano seri dubbi sulla trasparenza del metodo, sull’opportunità politica e sulla corrispondenza tra i profili scelti e le competenze richieste.

Critiche al metodo e alle opportunità politiche

Le nomine riguardano due ex componenti del CdA di AMAM (tra cui l’ex presidente) e una professionista vicina agli ambienti sindacali dell’ex sindaco De Luca. Il PD sottolinea come sia singolare e poco opportuno che due ex membri di un consiglio di amministrazione, precedentemente rimossi dall’amministrazione per la loro gestione della crisi idrica cittadina, vengano ora premiati con incarichi strategici. Inoltre, la vicinanza politica della terza figura nominata all’ex sindaco De Luca appare in perfetta continuità con un sistema che sembra privilegiare la fiducia politica piuttosto che il merito.

Dubbi sulle competenze professionali

Il gruppo consiliare del PD mette in discussione anche la piena corrispondenza tra i profili scelti e le competenze necessarie per i delicati incarichi di redazione, gestione, monitoraggio e rendicontazione dei fondi comunitari. Secondo i consiglieri, le esperienze pregresse dei nominati non garantiscono una copertura adeguata delle competenze richieste, alimentando il timore che la fiducia politica abbia prevalso sulle valutazioni di merito.

Perplessità sulla tempistica

Un altro elemento sottolineato dal PD riguarda la rapidità della procedura. Il bando, pubblicato il 17 dicembre e conclusosi il 16 gennaio, copre un periodo di 30 giorni che include le festività natalizie. Una tempistica così ridotta, secondo i consiglieri, potrebbe aver compresso eccessivamente la fase di valutazione dei curricula, portando a scelte che, casualmente o meno, premiano figure già legate all’amministrazione.

Un appello al merito

Il Partito Democratico conclude con un’amara riflessione: l’apparente priorità data alla fedeltà politica compromette l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti e le professionalità locali, che meritano di essere valutati esclusivamente per le proprie competenze e non per legami con l’amministrazione.

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