Non è solo ironia: il comitato “No Ponte Capo Peloro” ha sollevato, con il consueto tono provocatorio, un punto reale e documentato. Tra le carte del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, precisamente nel documento tecnico AMR1066, si prevede la creazione di un nuovo specchio d’acqua artificiale nei pressi di Capo Peloro, tra il pilone principale e il complesso dell’Horcynus Orca.
Il nuovo bacino d’acqua, che il comitato definisce ironicamente “Lago Peloro” o “Pozza Peloro”, è previsto come parte integrante delle opere connesse alla costruzione del ponte. Questo dettaglio, apparentemente trascurabile, è in realtà di grande rilevanza ambientale. L’area di Capo Peloro è già un delicato ecosistema, sede di due laghi naturali, Ganzirri e Faro, e punto cruciale per la migrazione di numerose specie di uccelli.
Nel post si chiede, con un misto di sarcasmo e preoccupazione: “Come si chiamerà questo terzo lago? Lago Peloro? Lago ex Sea Flight? O forse, visto le dimensioni, Pozza Peloro?”
Secondo gli esperti consultati dal comitato, il terzo lago non sarebbe solo un’ipotesi, ma parte di una soluzione ingegneristica per gestire l’impatto delle opere del Ponte. Tuttavia, rimangono molte domande aperte: quali saranno le sue dimensioni? Quali funzioni avrà? E soprattutto, come verranno mitigate le conseguenze ambientali?