Messina: il Report ISTAT e le sfide delle periferie urbane

L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha recentemente aggiornato il “Report Periferie” che analizza le condizioni socio-demografiche delle aree sub-comunali delle principali città metropolitane, compresa Messina. Questo studio, che fa seguito al precedente rapporto del 2017, mette in evidenza le principali criticità e disparità sociali all’interno delle sei circoscrizioni del capoluogo peloritano.

Invecchiamento e Giovani NEET

La IV Circoscrizione di Messina si distingue per il più alto indice di vecchiaia, mentre la III Circoscrizione registra il valore più elevato di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano (32,8%), un dato che sottolinea un fenomeno diffuso e allarmante. Al contrario, la IV Circoscrizione mostra l’incidenza più bassa di NEET (24,7%)​.

Disuguaglianze educative e occupazionali

La dispersione scolastica è particolarmente rilevante nella III Circoscrizione, dove un quinto dei giovani tra 18 e 24 anni ha abbandonato precocemente il sistema educativo. Inoltre, questa stessa area presenta il tasso di occupazione più basso (48,3%) e il più alto tasso di disoccupazione (17%), indicando un profondo disagio economico. Al contrario, la IV Circoscrizione emerge per livelli di istruzione più elevati e condizioni lavorative migliori​.

La marginalizzazione delle periferie

Un terzo delle famiglie messinesi non è proprietario dell’abitazione in cui vive, con una maggiore incidenza nella III Circoscrizione (41,4%). Questo dato, associato all’alto numero di anziani che vivono soli in affitto, evidenzia una vulnerabilità sociale che richiede interventi urgenti​.

Il Report rappresenta un’importante base per pianificare politiche di inclusione e sviluppo, mirate a ridurre il divario tra le diverse aree della città. Con l’imminente visita della Commissione parlamentare sulle periferie urbane, Messina avrà l’opportunità di portare l’attenzione nazionale sulle sue problematiche, sperando in soluzioni concrete per combattere il disagio socio-economico e promuovere la coesione territoriale.

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