A Messina, la situazione abitativa rimane critica, con uno sfratto eseguito ogni quattro giorni. Nel 2023, sono stati eseguiti 89 sfratti con l’ausilio della forza pubblica, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. La maggior parte di questi provvedimenti è legata a morosità incolpevoli, ossia famiglie che, per circostanze avverse come la perdita del lavoro, non riescono più a pagare l’affitto. Questo problema diventa ancora più grave quando nei nuclei familiari coinvolti sono presenti minori.
Secondo Antonio Currò, segretario provinciale dell’Unione Inquilini, Messina è una città con 19mila abitazioni sfitte, e questo rende ancora più evidente l’urgenza di politiche abitative mirate. Currò sottolinea che i fondi destinati alle morosità incolpevoli sono esauriti da troppo tempo, aggravando una situazione già di per sé difficile.
Il tema è stato al centro di un flash mob organizzato dall’Unione Inquilini, dal Sunia e dall’Udu, tenutosi davanti alla Casa dello Studente di via Cesare Battisti. Durante l’iniziativa, si è discusso della necessità di recuperare spazi abitativi per le persone che vivono in condizioni precarie, evitando però di costruire nuovi “ghetti verticali”, preferendo invece soluzioni abitative con un approccio costruttivo più dignitoso