Moria di cernie ad Acqualadrone: allarme per un virus

Nell’area marina protetta di Milazzo, al largo di Acqualadrone, e nel siracusano si sta registrando una moria preoccupante di cernie. Secondo i primi rapporti, la causa principale di questo fenomeno sembra essere un virus che ha colpito la fauna marina. Il fenomeno, che ha suscitato allarme tra pescatori e ambientalisti, non è limitato alla zona di Milazzo, ma si sta estendendo anche ad altre aree della Sicilia, come il Siracusano.

Le cernie, specie simbolo della biodiversità marina locale, risultano particolarmente vulnerabili a questa infezione virale, che sta decimando gli esemplari presenti. Gli esperti stanno lavorando per identificare l’esatta natura del virus e capire se possa esserci un legame con il cambiamento delle condizioni ambientali o con eventuali contaminazioni esterne.

Nel frattempo, sono stati avviati monitoraggi intensivi nell’area marina di Milazzo per contenere i danni e comprendere le dinamiche della diffusione del virus.

Fondamentale la sinergia tra l’Area marina e l’Università di Messina che tra l’altro è ente socio del Consorzio Amp. I pesci recuperati sono stati trasportati a Messina presso l’Institute “Slavko Bambir” del Dipartimento Chibiofaram dell’Università di Messina e immediatamente esaminati e processati per le indagini necroscopiche, istopatologiche, molecolari e tossicologiche.
La positività al VERv (Viral Encephalitits Retinitis virus), è scaturita dagli esami molecolari effettuati dalla dott.ssa Rosa Maria Pennisi del laboratorio di virologia diretto dalla prof. Maria Teresa Sciortino.

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