Tentata rapina in banca a Terme Vigliatore: arrestato un 33enne, caccia al complice in fuga

A Terme Vigliatore, una tranquilla località del messinese, si è consumato un tentativo di rapina nella filiale Unicredit. I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato un 33enne, già noto alle forze dell’ordine, presunto responsabile del crimine avvenuto nella mattinata di ieri. Le indagini sono in corso per identificare il complice che è riuscito a fuggire.

La tentata rapina è avvenuta quando due uomini, con il volto nascosto da occhiali da sole e mascherine protettive, sono entrati nella banca seguendo una donna, presa in ostaggio per alcuni istanti. Subito dopo, grazie a una segnalazione giunta alla Centrale Operativa, i Carabinieri della locale Stazione e della Sezione Operativa di Barcellona Pozzo di Gotto sono intervenuti sul posto.

Le indagini sono state avviate rapidamente, basandosi sia sulle testimonianze raccolte dai presenti sia sull’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate all’interno della filiale e nelle zone circostanti. Questi elementi hanno permesso agli inquirenti di ricostruire la dinamica del crimine: i due rapinatori, dopo aver minacciato i presenti, si sono resi conto che l’apertura della cassaforte era regolata a tempo e che quindi non avrebbero potuto prelevare denaro immediatamente. A quel punto, i malviventi hanno deciso di fuggire, utilizzando un’auto a noleggio.

Un elemento cruciale per l’arresto del 33enne è emerso durante la perquisizione del veicolo utilizzato per la fuga: al suo interno sono stati rinvenuti indumenti che corrisponderebbero a quelli indossati dall’uomo durante il tentativo di rapina. Nel pomeriggio, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare il sospetto, conducendolo in caserma per ulteriori accertamenti. Al termine delle verifiche, è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale locale, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto sotto la guida del Procuratore Giuseppe Verzera, proseguono ora per identificare il secondo complice, ancora in fuga. La comunità locale, intanto, resta in apprensione, mentre le forze dell’ordine intensificano le ricerche per garantire che tutti i responsabili siano assicurati alla giustizia.

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