“Il Comune di Messina non garantisce il trasporto delle persone con disabilità e degli anziani non autosufficienti nei centri riabilitativi, impedendo l’accesso ai piani terapeutici”, lo segnala la Cgil Messina che chiede un intervento immediato.
“Dopo il grido di allarme lanciato dalla madre della diciassettenne che non può frequentare la scuola superiore, a causa del ritardo nell’attivazione dei servizi di assistenza igienico-sanitari, di assistenza alla comunicazione e di trasporto, la Cgil di Messina accende i riflettori anche su altri servizi che le persone con disabilità al pari in questo caso degli anziani e di tutte le persone non autosufficienti, non possono frequentare. Si tratta dei centri occupazionali e riabilitativi, per i quali manca il servizio di supporto alla mobilità. Moltissime persone – denuncia la Cgil – sono state costrette a rinunciare a frequentare i piani terapeutici condivisi con l’’Asp perché non sono nelle condizioni di raggiungere i luoghi in autonomia. La Messina Social City è incaricata del servizio di trasporto per coloro che non sono autonomi negli spostamenti – fa presente il sindacato – ma come segnalano utenti e i centri che erogano le prestazioni, il servizio non risulta attivo. Le ricadute sono enormi – sottolinea la Cgil – perché non solo non si dà la possibilità a disabili e anziani di seguire il piano terapeutico che il sistema sanitario ha ritenuto utile ed indispensabile per loro, ma si rischia anche di aggravare lo stato di salute delle persone coinvolte”.
La Cgil fotografa infatti le ripercussioni di tale disservizio: le terapie hanno una durata temporale ben precisa ed in caso di assenze prolungate, non dovuti a problemi di salute o ricoveri, l’ente erogatore delle prestazioni sanitarie non giustifica le assenze dovute al trasporto, quindi, può interrompere il progetto terapeutico, mettendo il paziente nelle condizioni di dover rinnovare la domanda ritornando in coda alle liste di attesa.
La Cgil di Messina attraverso il responsabile del suo Sportello Disabilità, Salvatore Potenzone, ha chiesto alla Messina Social City e per conoscenza all’Asp, informazioni in merito all’attivazione del servizio, ma non ha avuto riscontro. Per questo, nell’accendere i riflettori su questa vicenda che il sindacato ritiene gravissima e lesiva della salute di fasce deboli della popolazione, la Cgil di Messina, con il segretario generale Pietro Patti e la segretaria confederale con delega al welfare Stefania Radici, e la federazione dei pensionati con la segretaria generale Pina Teresa Lontri chiedono che l’Amministrazione comunale faccia chiarezza sulle ragioni del disservizio e provveda al più presto al ripristino e al rafforzamento del servizio di supporto alla mobilità.