Esclusione dei bambini dal servizio scuolabus: le contraddizioni di Messina Social City e la denuncia di “Diritti in Movimento”

“È essenziale ribadire che, come dichiarato in fase di avvio del progetto, la sospensione è solo temporanea e non definitiva”. Così si legge nel comunicato di Messina Social City, inviato alle redazioni ieri a seguito del nostro articolo e di altri, e successivamente dell’intervento politico di Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa.

Oggi a smentire i contenuti del comunicato diramato dall’azienda speciale è Angela Rizzo dell’associazione “Diritti in Movimento” che evidenzia la grande contraddizione tra le parole e la realtà, analizzando alcuni dati incontrovertibili.

“Nella graduatoria (che allego integralmente di seguito) accanto ai nominativi degli esclusi per morosità si legge “NON AMMESSI” senza fare alcun riferimento alla possibilità di sanare la propria posizione. Solo grazie al clamore mediatico la Messina Social City ha fatto un passo indietro e ha concesso questa possibilità – si legge nella nota –  Se i giornalisti non avessero dato voce a questi bambini sarebbero stati esclusi definitivamente dal
servizio. I genitori lamentano da giorni che alla MESSINA SOCIAL CITY non risponde nessuno e nessuno riesce a dare spiegazioni.
Il Servizio trasporto costa, ad una famiglia con reddito ISEE sino a 4000 euro, 10 euro al mese e 20 per la successiva fascia di reddito. Per chi in un anno deve mettere a tavola un piatto di pasta 10 o 20 euro al mese sono un costo enorme. La maggior parte dei bambini esclusi appartiene a queste fasce di reddito con genitori o disoccupati o con reddito d’inclusione. Quest’ultimo è stato a molti di loro sospeso a causa proprio del Servizio sociale comunale che non ha inoltrato all’INPS la relazione prevista nei termini stabiliti per legge o non ha informato i tirocinanti che dovevano dare comunicazione all’Inps del tirocinio di 600 E. mensili.
Sapete a quanto ammonta la morosità media di queste famiglie? A circa 120/140 euro per nucleo familiare. Per 120/140 euro si mortificano i bambini! Vergogna!
Pertanto consiglierei al Sacerdote Ortodosso Garante dell’infanzia, in odore di ineleggibilità, di concentrare le sue attenzioni sui servizi del Comune e delle sue partecipate, sempre che glielo lascino fare, e lasciare in pace gli operatori dell’Asp di Messina che con mille difficoltà riescono a rispondere a tutte le esigenze dei bambini fragili.
La tecnica della distrazione di massa non funziona più.
Il Servizio trasporto per bambini con reddito Isee basso dovrebbe essere gratuito. L’associazione “Diritti in movimento” sta valutando una raccolta fondi per sanare il debito delle famiglie che non possono pagare. Prego le famiglie in difficoltà di contattarmi in privato. e-mail [email protected] “.

In un sistema dove la solidarietà dei cittadini sembra essere l’unica risposta alle mancanze istituzionali, è chiaro che qualcosa deve cambiare.

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