Non rispetta la fila per il bagno, e scatena una rissa nel locale: sei giovani agli arresti domiciliari a Brolo

Sei giovani, di età compresa tra i 20 e i 22 anni, sono finiti agli arresti domiciliari a seguito di un’operazione congiunta condotta dai Carabinieri della Stazione di Brolo e dal personale del Commissariato di Capo d’Orlando. L’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Patti, Ugo Molina, su richiesta della Procura diretta da Angelo Vittorio Cavallo, arriva dopo le indagini sull’aggressione avvenuta lo scorso 24 luglio presso un locale sul lungomare di Brolo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i sei giovani sono accusati di aver aggredito, con ferocia e brutalità, alcuni clienti del locale per motivi futili. L’episodio di violenza sarebbe iniziato all’interno del locale quando uno degli indagati, infastidito dall’invito di una vittima a rispettare la fila per il bagno, ha reagito con estrema violenza. L’aggressione è rapidamente degenerata, coinvolgendo altri giovani che hanno colpito i malcapitati con bicchieri e bottiglie, utilizzate come armi. Le violenze sono poi proseguite all’esterno del locale, dove sono stati aggrediti anche coloro che erano intervenuti in difesa delle prime vittime.

Le indagini, avviate immediatamente dopo i fatti e condotte in sinergia tra le forze dell’ordine, hanno permesso di identificare tutti i responsabili grazie alle testimonianze delle vittime e dei presenti, oltre che all’acquisizione di video ripresi dalle telecamere di sicurezza e diffusi sui social network. Questi elementi hanno permesso non solo di ricostruire la dinamica dell’evento, ma anche di contestare agli indagati ulteriori reati di danneggiamento, per aver causato danni a veicoli parcheggiati nei pressi del locale durante la fuga.

Tre dei sei indagati risultano già destinatari di provvedimenti di Daspo Urbano, emessi dalle Questure di Messina e Catania, a seguito di precedenti episodi di violenza. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e per i giovani indagati vige il principio di presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione italiana.

L’episodio ha scosso profondamente la comunità di Brolo, che ora attende l’evolversi della vicenda giudiziaria.

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