È stata una bella e partecipata assemblea quella che si è svolta a Piazza San Vincenzo, organizzata dal Circolo PD della IV Circoscrizione sul tema dell’emergenza idrica.
Ad aprile l’assemblea, il segretario del circolo Armando Hyerace che si è detto “fortemente preoccupato per le immagini del lago di Pergusa, che, unitamente ai disagi che stiamo vivendo in questi giorni prospettano una situazione d’emergenza sociale ed economica gravissima e senza precedenti. Una situazione non solo dovuta ai cambiamenti climatici: se è vero che un lago non si prosciuga da un giorno all’altro, è altrettanto vero che non si resta a secco d’acqua corrente da un giorno all’altro. Sono necessarie delle assunzioni di responsabilità, soprattutto perché per sei anni ci è stato detto che avremmo avuto l’acqua h24”.
Tanti sono stati gli interventi dei cittadini che hanno manifestato tutta la loro rabbia e indignazione per la situazione che stanno vivendo, rappresentando anche come le informazioni fornite da AMAM sull’erogazione dell’acqua non trovano riscontro nella realtà.
È intervenuta anche Anna Giordano, ambientalista e membro del WWF, per ribadire che al netto degli interventi necessari sulle reti idriche, dobbiamo tutti assumere consapevolezza che la risorsa acqua non è infinita e che bisogna modificare comportamenti e stili di vita al fine di preservare il più possibile questa fondamentale e preziosa risorsa.
L’ex direttore di AMAM Natale Cucè ha evidenziato come la ricerca di nuove fonti idriche è inutile se non si interviene con priorità sul sistema di distribuzione e per evitare la dispersione dell’acqua, ad oggi altissima. Sotto tale ultimo profilo, l’ex assessore Guido Signorino ha poi ricordato che già dal 2018 era pronto un piano operativo triennale per la riduzione delle perdite e che il piano poi adottato dalla Giunta De Luca è solo cambiato di copertina, ed è rimasto comunque sulla carta.
Il consigliere circoscrizionale Renato Coletta ha posto l’accento sulle mancanze dell’attuale Amministrazione su manutenzione e interventi atti ad evitare sprechi e a ridurre i disagi, evidenziando le zone del quartiere e della città che ad oggi non hanno completamente acqua.
Presente anche il segretario della CGIL, Piero Patti, che ha sottolineato come non sia accettabile operare sempre per emergenze e che serva, in questo come in tante altre situazioni, una seria programmazione.
Tanti gli interrogativi posti durante il dibattito e che la consigliera comunale del PD Antonella Russo, intervenuta per il gruppo consiliare, ha recepito e sottoporrà ai vertici dell’Amministrazione nel consiglio straordinario convocato per l’emergenza. Un dubbio su tutti è emerso e ancora non ha trovato risposta: perché solo qualche giorno fa ci si è accorti che c’è un deficit del 60% della falda di Fiumefreddo? Perché ci siamo ridotti solo oggi a razionare l’acqua se era noto da almeno un anno c’era un calo di pressione dovuto evidentemente alla riduzione delle fonti di approvvigionamento? È tempestivo l’intervento straordinario ed emergenziale posto in atto tanto da scongiurare il peggio nei mesi a seguire?
Ha chiuso l’assemblea l’On.le Calogero Leanza che ha preso l’impegno perché l’emergenza idrica messinese venga urgentemente affrontata anche dal Governo regionale e nazionale.
Insomma tante sono le ombre, le inadempienze e le contraddizioni dell’Amministrazione su cui si dovrà fare piena chiarezza a partire dal consiglio straordinario di oggi.
Lo si deve ai tanti cittadini che, già stremati di loro, sono stati illusi in questi anni che finalmente i problemi sarebbero stati risolti.