Molti hanno votato donna: dalla Meloni alla Schlein, passando per Ilaria Salis. Ma alla fine in Europa ci andranno otto uomini, e tutti siciliani. A far da protagonista l’astensionismo con la Siclia che ha registrato una affluenza pari al 38%, la più bassa d’Italia dopo quella della Sardegna.
Due seggi dovrebbero andare a Forza Italia, due a Fratelli d’Italia e uno ciscuno a Pd, Lega, Movimento Cinque Stelle e Avs.
Il M5S elegge Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi. Restano al palo le altre icone dell’antimafia: da Caterina Chinnici a Sonia Alfano e Piera Aiello.
Nella lista Forza Italia-Noi Moderati, che traina il centro destra siciliano, le prime due posizioni sono appannaggio degli assessori regionali Edy Tamajo e Marco Falcone.
Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza prendo il seggio nella lista di Fratelli d’Italia, dove Giorgia Meloni è nettamente prima con 242.196 preferenze, Milazzo (65.222 voti) e Razza (61.521).
Giuseppe Lupo è tornato alla ribalta nel PD con un exploit che lo ha visto prevalere sull’uscente Pietro Bartolo, Antonio Nicita (il candidato di Barbagallo e Provenzano), la sarda Angela Quaquero e la giornalista Rai Lidia Tilotta, la messinese Maria Flavia Timbro.
L’ottimo risultato di Avs, riuscito nell’impresa di superare lo sbarramento del 4%, potrebbe significare un seggio anche per Leoluca Orlando. L’ex primo cittadino di Palermo ha totalizzato 18.540 voti, risultando il terzo dietro Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Per essere eletto, però, il Professore dovrà attendere le decisioni del partito e quelle di Salis e Lucano, che potrebbero optare per il seggio in altre circoscrizioni.