Mafia, sequestrati beni per 140.000 euro alle famiglie “Tortoriciani” e “Barcellonesi”

I Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito due decreti di sequestro beni emessi dal Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di due esponenti mafiosi delle organizzazioni criminali di Tortorici e Barcellona Pozzo di Gotto.

Le operazioni hanno portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 140.000 euro. Il sequestro, che mira all’eventuale futura confisca, è il risultato di approfondite indagini patrimoniali che hanno rivelato come i soggetti coinvolti avessero accumulato patrimoni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.

Uno dei sequestri ha riguardato un esponente della famiglia mafiosa “tortoriciana”, arrestato nel gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”. Condannato a 16 anni e 4 mesi per associazione mafiosa e truffe aggravate, gli sono state sequestrate tre imprese agricole a Tortorici e numerosi terreni a Centuripe, per un valore di circa 90.000 euro.

L’altro sequestro ha colpito un membro della famiglia “barcellonese”, già condannato nel 2007 per associazione mafiosa e coinvolto in numerose estorsioni. Arrestato nuovamente nel febbraio 2022, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Gli è stato sequestrato un immobile commerciale a Barcellona Pozzo di Gotto, del valore di circa 50.000 euro.

I beni sequestrati, intestati anche ai familiari dei soggetti coinvolti, rappresentano un ulteriore passo nella lotta alla criminalità organizzata che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Messina.

Le misure di prevenzione patrimoniale sono state adottate all’esito del giudizio di prevenzione di primo grado. Si precisa che i proposti sono da presumersi innocenti fino alla definitività del provvedimento.

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