“Ho appreso di essere sottoposta a indagine da parte della Procura di Messina. Nonostante si tratti di fatti relativi a un periodo precedente il mio incarico di assessore, ho ritenuto opportuno informare subito il presidente della Regione. Sono serena e consapevole di avere sempre agito nel pieno rispetto delle regole. Confermo la piena fiducia nel lavoro della magistratura e resto a disposizione degli inquirenti per chiarire rapidamente la mia posizione”, aveva detto ieri l’assessore Giovanna Volo riferendosi all’inchiesta della procura di Messina sul centro clinico privato Nemosud e sul Policlinico.
Tutto è partito da una denuncia dell’ordinario di Neurologia, Roberto Dattola, nel 2019. Ma già dal 2013 il centro NemoSud era operativo all’interno del Policlinico di Messina. Quando cioè il centro, costituito dalla Fondazione Aurora per attività di riabilitazione neurologica, riceveva nel mese di giugno “dal Policlinico di Messina l’uso gratuito del padiglione B per 30 anni – si legge nell’ordinanza – pur in assenza di reparti analoghi nella struttura pubblica e pur non avendo, al suo interno, sino al 2015, uno specialista in medicina riabilitativa”. Di fatto, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe consumata una sostanziale sottrazione di risorse pubbliche, ovvero spazi, posti letto destinati alla riabilitazione e relativi introiti, a vantaggio di un ente di natura privatistica.