A Saponara del decreto sullo stato di calamità e dei fondi per gli alluvionati stanziati dalla Regione e dal Governo non ne sanno nulla. Quest’anno, poi, la tragica alluvione ha occupato tutte le manifestazioni di solidarietà, e certamente salvando le ottime intenzioni di associazioni e singoli cittadini, non possiamo che segnalare il grave disagio di trovarci dinanzi alla denuncia di chi a Saponara e Villafranca si sente tuttavia abbandonato dalla istituzioni. Il grido d’allarme è soprattutto da parte delle aziende locali, che, in un comunicato, segnalano la mancanza di azioni concrete.
“A distanza di quasi trenta giorni dall’ alluvione le aziende locali di Saponara si sentono ancora di più abbandonate al loro destino – si legge nel comunicato- Nonostante le continue passerelle di deputati ed uomini politici di ogni genere con lampeggianti degni della peggiore prima repubblica, ad oggi nessun provvedimento è stato emanato; assistiamo a parate che ad oggi nulla hanno portato alle attività produttive. Chiediamo ai politici di venire a Saponara a luci spente, evitando di farsi pubblicità, di lavorare in silenzio come fin ad ora ha fatto un solo Deputato ( e di cui su Sua richiesta evitiamo di segnalarne il nominativo). Dopo trenta giorni non si è avuta nemmeno l’ordinanza della protezione civile per la sospensione dei tributi. Nonostante le assicurazioni date da qualche amante di passerella, ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni del nostro comitato, siamo in attesa di avere l’ordinanza della protezione civile così come fatto per Giampilieri e per le regioni colpite da calamità”.
Resta infatti inspiegabilmente assente la deputazione nazionale, chiamata a “sostenere quotidianamente l’agognato “decreto” che definisca iniziative, poteri e fondi per un intervento d’insieme al fine di rimettere in sicurezza il territorio, andare incontro ai bisogni di quelle famiglie che hanno avuto ingenti danni, per dare respiro a quelle imprese commerciali ed artigianali che rischiano, finite le feste natalizie, di abbassare definitivamente le saracinesche perché non riescono a fare fronte alle quantità di tributi da onorare”. Infatti, nonostante l’annuncio di esenzioni e sospensioni di pagamenti (dall’assessore regionale Venturi, dalle Banche, della Crias ) mancano i “passaggi” concreti.
“A livello locale le Aziende vengono convocate alla rinfusa ed invece di dare informazioni si mira ad altro – continua il documento – In questi momenti le aziende di Saponara hanno bisogno di aiuto, dell’aiuto di tutti, non vogliono bugie o strumentalizzazioni. Invieremo un’altra nota di sollecito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sollecitare il decreto; il nuovo Governo non può non dare risposte ad una comunità fortemente colpita; sono trascorsi trenta giorni, abbiamo avuto cento sfilate, ma nessun decreto”.