La Cgil e la Uil si preparano per un presidio presso la Prefettura di Messina in risposta alla recente ondata di morti sul lavoro. Il presidio è programmato per domani, mercoledì 21 febbraio, alle 10:30, coincidendo con lo sciopero nazionale proclamato dalle categorie dei lavoratori edili e metalmeccanici.
La protesta arriva dopo la tragica perdita di vite umane nei cantieri italiani, inclusi quelli messinesi. Cinque operai hanno perso la vita nel cantiere di un supermercato Esselunga a Firenze, mentre Messina ha registrato undici morti nel 2023 e un altro nel corso dei primi 40 giorni del 2024.
I sindacati denunciano le gravi carenze nella sicurezza sul lavoro, attribuendo le tragedie al massimo ribasso, agli appalti a cascata e alla mancanza di controlli. Criticano anche la riduzione delle risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina preventiva sul territorio, nonché la deregolamentazione della catena degli appalti.
“È assolutamente inaccettabile questo stillicidio quotidiano che, in nome del profitto, sta causando una vera e propria strage di lavoratori. In nome del profitto si gioca con la vita delle persone. Mai più morti sul lavoro rappresenta, pertanto, un imperativo categorico e sono necessarie azioni di forte contrasto e pesantissime sanzioni contro chi non rispetta le basilari regole in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro”, hanno dichiarato i segretari generali di Cgil e Uil Messina, Pietro Patti e Ivan Tripodi.
Dopo il presidio, sono previste due assemblee sindacali presso la centrale A2A di S. Filippo del Mela e la Ram di Milazzo, nell’ambito della mobilitazione nazionale contro le morti sul lavoro.