“Il 2023 è stato un anno economicamente significativo per la Messina Social City, con l’implementazione dei “Piani Personalizzati per i Minori con Disabilità” finanziati principalmente attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON) METRO 2014-2020.
In particolare si tratta di somme che arrivano dalla Liquidazione del PON METRO 2014-2020: Fattura di €3.730.872,49 liquidata il 13/12/2023 e da Fondi Regionali: Anticipazioni di €500.000,00 (30/01/2023 e 31/01/2023), Liquidazioni di €170.472,95 (29/05/2023) e €202.104,64 (25/07/2023). Oltre 5 milioni di euro quindi, sulla cui gestione c’è chi chiede trasparenza.” Così in una nota Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa, che mette in evidenza alcune anomalie.
“Se è vero che i piani personalizzati i cui fondi sono stati liquidati a dicembre 2023 riguardavano i servizi erogati da gennaio ad ottobre, anche quelli finanziati con i fondi della 328 (quelli regionali) comprendono quel periodo (da gennaio a luglio): in pratica le risorse per i piani personalizzati (che si redigono solo una volta ad ogni presa in carico) sarebbero state pagate due volte, una con fondi PON e una con fondi regionali.
Ma c’è anche la possibilità che questi servizi siano stati addirittura pagati tre volte, ovvero mensilmente con i soldi del bilancio comunale, una somma di poco più di 1 milione di euro per sette servizi, tra cui l’assistenza e il trasporto degli alunni disabili, l’assistenza domiciliare anziani, l’aiuto domestico alle famiglie portatrici di handicap. Quindi i medesimi servizi che rientrano nel piano personalizzato di ogni disabile in carico alla MSC.
Tornando al PON c’è anche un’altra anomalia: la figura del RUP, cioè il responsabile unico del procedimento, (che per legge ha la responsabilità di dirigere e coordinare le 4 fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione per ogni procedura soggetta al Codice) è stato nominato solo a novembre 2023, ovvero ad un mese dalla scadenza del PON, già liquidato per i servizi svolti da gennaio ad ottobre. Una rimodulazione ad un mese dalla chiusura del Pon, i cui fondi non spesi andrebbero restituiti.
Non è sfuggita infine un’altra stranezza che riguarda la pubblicazione delle determinazioni. Secondo il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33, gli atti devono essere pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale dell’amministrazione. Invece, la pubblicazione della determina relativa alla fattura del 13 dicembre 2023 è avvenuta solo il 29 gennaio 2024, dopo 47 giorni dalla liquidazione della stessa.
Ce n’è abbastanza – continua Mancuso – per chiedere chiarimenti sulla redazione dei “Piani Personalizzati per i Minori con Disabilità”? Piani che sono obbligatori e devono essere redatti in modo congiunto dal Comune di Messina, in collaborazione con l’Azienda Speciale Messina Social City e l’Azienda Sanitaria Provinciale. La domanda sorge spontanea: tutti i piani sono stati redatti in conformità con la normativa? Le lamentele di alcune famiglie e testimonianze di “sordità” da parte della Messina Social City insinuano più di un dubbio.
Il Sindaco Federico Basile non va mai oltre la difesa d’ufficio, senza entrare nel merito delle domande. Lo ha fatto sul caso del cibo distribuito agli “ultimi”, lo ha rifatto sulla questione degli scuolabus, adesso vedremo se avrà qualcosa da dire sulla gestione dei fondi del Messina Social City, in questo caso destinati ai minori con disabilità”.