“Da diversi anni ormai tento di portare avanti la proposta di intitolare una strada, piazza o slargo al luttuoso giorno che cambiò radicalmente la storia nella nostra città, convinto della necessità di imprimere un segnale forte e tangibile in ricordo appunto del triste evento del 28 dicembre 1908 che rase al suolo Messina. Ma ad oggi ancora tutto tace!”
Con queste parole cariche di amarezza il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, ricorda che sia da parte dell’Amministrazione Accorinti, sia da parte dell’Amministrazione De Luca e della stessa Amministrazione Basile (queste ultime accomunate dallo stesso Assessore alla cultura), nonostante le buone intenzioni, non si sia dato mai seguito a questa proposta.
Fa davvero specie pensare che in città non esista via, strada, piazza, slargo, vicolo che ricordi proprio quel giorno per il quale oggi ricordiamo il 115° anniversario – evidenzia Gioveni.
Ho sempre sostenuto la tesi secondo cui la strada che si presti meglio ad essere rinominata “via 28 dicembre 1908” – prosegue il consigliere – fosse il tratto di viale San Martino compreso fra villa Dante e viale Europa, perché rappresenta il “cuore” del Quartiere Lombardo, che fu fra i primissimi quartieri ad essere ricostruiti dopo il sisma.
La storia messinese dell’ultimo secolo, infatti, narra che grazie ai finanziamenti erogati dalla famosa Opera Pia Lombarda, furono progettati e costruiti, subito dopo il terremoto del 1908, nel quadrilatero compreso fra via La Farina, viale Europa, via Catania e via Roosvelt (meglio noto, appunto, come “Quartiere Lombardo”), un orfanotrofio, un asilo ed un gruppo di case economiche con criteri antisismici.
Apprezzo chiaramente sia il passo avanti fatto in Assemblea Regionale Siciliana con il varo di una legge per l”istituzione del “giorno della memoria” con l’esposizione anche di una mostra permanente nel nostro museo regionale – precisa l’esponente di FdI – sia tutte le iniziative che l’Amministrazione organizza in questo periodo per ricordare il triste evento, ma ritengo che la classica ciliegina sulla torta non può che essere rappresentata dall’intitolazione di una via della città a questo giorno funesto.
Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che si proceda definitivamente all’avvio dell’iter amministrativo che porti a lasciare il primo vero “segno epocale” del più grande evento luttuoso della storia messinese impresso per sempre in un muro o una targa toponomastica della città in cui si legga “via 28 dicembre 1908”.