La “nuova” azienda, Teodoro Bruno spa, che recentemente aveva riscosso lodi ed entusiasmi dopo aver vinto l’appalto per completare i lavori al Porto di Tremestieri, ha clamorosamente ritirato il suo supporto. In una nota formale inviata al Sindaco e al Ministero delle Infrastrutture, l’azienda ha reso noto che, in assenza delle necessarie coperture finanziarie entro il 30 ottobre, rinuncerà all’appalto, condannando il progetto a rimanere incompleto.
Secondo i rappresentanti sindacali di Uil, la ragione di questo drammatico cambiamento risiede nelle lacune della delibera, adottata dalla giunta comunale di Messina lo scorso luglio, relativa alla transazione con la Coedmar. “Nella delibera non vi sono garanzie sulle risorse mancanti e necessarie al completamento dell’opera e, ovviamente, senza di quelle nessuna impresa riprenderà i lavori”, affermano i sindacalisti.
Ciò pone in risalto la crescente confusione all’interno del Comune di Messina, che ha continuamente sottovalutato le reali esigenze finanziarie del progetto. Infatti, sebbene ci si aspetti il recupero dei 17 milioni di euro persi a causa di ritardi, rimane una discrepanza di 43 milioni di euro che dovrebbero essere reperiti dal MIT per coprire i costi aggiuntivi dei materiali, come indicato dai recenti decreti governativi.
La Uil sottolinea la necessità per l’amministrazione comunale di essere trasparente con i cittadini riguardo alla situazione attuale. Inoltre, suggeriscono che l’amministrazione comunale si rivolga al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per trovare una soluzione. In tale contesto, sembra inevitabile che il progetto subisca una commissione di revisione e riesame.