In merito alla situazione critica che coinvolge il quotidiano ‘La Sicilia’, la Figec Cisal esprime la necessità di un immediato ritorno delle parti coinvolte al tavolo delle trattative. Questo passo è cruciale per recuperare gli spazi di dialogo necessari a ristabilire una dialettica sindacale che possa garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio di un giornale che rappresenta un pilastro dell’informazione in Sicilia.
Giulio Francese, coordinatore regionale della Figec (Federazione Italiana Giornalismo, Editoria e Comunicazione), ha commentato la situazione, evidenziando l’importanza di questo giornale per la regione e sottolineando la possibile necessità di coinvolgere il prefetto di Catania se necessario.
La preoccupazione principale riguarda l’aggravarsi improvviso e radicale di una disputa che dura da mesi, con i dipendenti de ‘La Sicilia’, tra cui giornalisti, collaboratori, amministrativi e poligrafici, ancora in attesa di stipendi arretrati e senza chiarezza sulla portata delle perdite finanziarie e del deficit complessivo dell’azienda. Questa situazione desta preoccupazione per l’informazione in Sicilia, per gli spazi di democrazia offerti ai lettori e per il destino dei professionisti coinvolti.
Francese ha inoltre evidenziato la complicazione aggiuntiva data dalla situazione giudiziaria che coinvolge direttamente l’editore Mario Ciancio Sanfilippo, oggetto di richieste di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa e confisca dei beni. Nonostante le questioni giuridiche siano ancora in sospeso, è evidente che l’interesse a preservare ‘La Sicilia’ dovrebbe andare oltre gli interessi individuali, coinvolgendo istituzioni come la prefettura di Catania e la Regione Siciliana, oltre agli organismi di categoria, per proteggere il giornale come un’importante fonte di informazione al servizio della comunità e della democrazia.