“Ci vuole un fiore”…una canzone che riecheggia quando vediamo bambini, ragazzi, mamme, maestri con palette e innaffiatoi nella piazzetta di Ganzirri dove, con la collaborazione del VI quartiere, si è dato un segnale di presenza attiva sul territorio in una giornata dedicata all’ecologia e al rispetto dell’ambiente.
Le poche ore di sole di una giornata altrimenti piovosa, hanno consentito la posa di piante e la pulitura del monumento ai caduti nella piazza di quella che sui cartelli è un’area protetta, ma dove spesso sono l’incuria e il vandalismo ad avere la meglio.
Una giornata per riflettere e stimolare gli abitanti a farsi protagonisti del territorio, un modo per riscoprire la cittadinanza e ritrovarsi a condividere lo stesso desiderio di abitare e passeggiare in luoghi sicuri e decorosi.
L’idea è nata da un gruppo di “signore” che hanno deciso di rimanere anonime, ma che sono riuscite a mettere insieme il Gruppo Agesci Ganzirri 1 e i rappresentanti di Quartiere che hanno aderito alla mobilitazione “verde”, in attesa che il messaggio venga raccolto da tutti: non solo il Comune su cui pesa la mancanza di progettualità e la difficoltà a reperire fondi, ma soprattutto i singoli cittadini chiamati a responsabilizzarsi sulla cura dei luoghi in cui vivono.
“Abbiamo intenzione di raccogliere le adesioni da parte dei commercianti o dei liberi cittadini – dichiara Giovanni Costa, uno dei capi scout impegnati nella manifestazione – per adottare uno spazio verde, aiuole e fioriere, in modo da assicurarne un mantenimento costante”.
Per questo anche l’appello ad “adottare” alberi, piante e monumenti: un gesto semplice ed economicamente efficace per riappropriarsi degli spazi e realizzare, a partire dal basso, quella qualità della vita per cui a volte è necessario “sporcarsi le mani”.
Foto G. Costa