Nelle ultime settimane, il clima in ATM si è teso a seguito del licenziamento di cinque autisti apprendisti al termine del loro percorso formativo. Mentre i comunicati stampa si moltiplicano, la vera questione, ovvero la tutela dei diritti dei lavoratori, rischia di essere messa in ombra.
I sindacati Fit CISL, UIL Trasporti, Faisa Cisal e ORSA, rappresentati dai segretari D’amico, Barresi, Sturiale e Massaro, hanno esposto le proprie preoccupazioni e richieste, evidenziando come, nonostante la disponibilità al dialogo con l’azienda, ci sia stata una mancanza di comunicazione e trasparenza riguardo ai licenziamenti. In particolare, ATM ha licenziato ulteriori due apprendisti, portando il totale a cinque, senza fornire spiegazioni ai sindacati o seguire le procedure di raffreddamento previste dalla Legge 146/90.
Quest’ultima legge impone alle parti in causa di tentare una conciliazione entro cinque giorni, per evitare possibili proteste e disagi per gli utenti. Nonostante la richiesta dei sindacati, ATM ha risposto fissando un incontro per il 18 settembre, ben oltre il limite previsto dalla normativa.
Inoltre, alcune sigle sindacali, come Filt CGIL e UGL, sembrano aver abbandonato la strada delle procedure di raffreddamento, suscitando perplessità tra gli altri sindacati. “Il motivo per cui Filt CGIL e UGL hanno deciso di mettere da parte le procedure di raffreddamento, mentre cinque lavoratori rimangono a casa senza reddito, non è comprensibile”, affermano i quattro segretari, sottolineando la necessità di rispettare la normativa vigente.
I sindacalisti concludono riconoscendo gli sforzi di ATM nell’incrementare i livelli occupazionali negli anni, ma ribadiscono che “ogni singolo posto di lavoro va difeso con ogni strumento”. L’auspicio è che l’azienda, solitamente attenta nel rispettare le regole, mostri la stessa dedizione anche nel caso della Legge 146/90 e che si possa trovare una soluzione condivisa nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Dal canto suo Atm risponde che “la vera notizia, che i sindacati scientemente omettono di dire, è che ben 152 apprendisti sui 157 assunti con contratto di apprendistato hanno firmato o firmeranno a breve un contratto a tempo indeterminato”.