Anche Messina e il suo territorio non sono stati risparmiati dai devastanti incendi che hanno colpito l’isola, denudando vasti tratti di terra e mettendo in luce le carenze sistemiche nell’approccio locale alla prevenzione degli incendi e alla gestione delle emergenze. Tutto ciò viene evidenziato dal Presidente di Messina Bene Comune, il Prof. Arch. Maurizio Rella, che ha sollevato importanti questioni riguardanti la prevenzione, il recupero e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Sottolineando la mancanza di prevenzione adeguata, nonostante l’esistenza di tecnologie avanzate e di personale adatto a fronteggiare queste drammatiche e devastanti ricorrenze annuali, Rella critica anche l’insufficienza cronica di personale e mezzi per gli interventi di emergenza. Egli fa notare come chi nega gli effetti dell’inquinamento atmosferico sul surriscaldamento del pianeta sia irresponsabile, invitando i governanti del nostro Paese a prenderne atto.
Rella chiede interventi specifici per Messina, nell’ambito di un piano regionale più ampio, sollecitando la politica, a partire dal Comune di Messina, a implementare un monitoraggio dei danni registrati. Questo dovrebbe essere il primo passo verso la realizzazione di un piano di riforestazione delle nostre colline, integrato con interventi eco-compatibili per il controllo della situazione idrogeologica.
Un’attenzione particolare viene rivolta all’abbandono dei terreni privati più ripidi, un tempo presidiati dall’attività agro-pastorale dell’uomo. Rella propone di trovare modi per coinvolgere i proprietari privati e forme di sussistenza e finanziamento per supportare gli interventi necessari.
Questi interventi, sebbene richiedano un considerevole finanziamento, sono considerati essenziali e non più procrastinabili. Inizieranno immediatamente con le aree pubbliche, ma richiederanno diversi tipi di interventi e tempi.
È chiaro che il messaggio del Presidente di Messina Bene Comune è un invito a iniziare con il piede giusto, prendendo decisioni responsabili per proteggere e ripristinare l’ambiente naturale di Messina, prima che sia troppo tardi.
