Appuntamento fisso delle estati etnee, il Trecastagni International Music Festival compie quest’anno XXI anni e per festeggiare l’importante traguardo Carmelo Pappalardo, direttore artistico della manifestazione e promotore della Nova Academia Musica Aetnensis, ha voluto ripercorrere le orme del passato con uno sguardo rivolto al futuro concentrando la maggior parte degli appuntamenti nella suggestiva cornice del Largo Abate Ferrara, ai piedi della scalinata della Chiesa Madre di San Nicola. «Questo è il luogo dove tutto è nato – spiega il direttore – e dove il Festival si è sviluppato a partire da un taglio prettamente cameristico, un repertorio vasto che però è certamente meno battuto rispetto al solismo ma che ha favorito l’incontro di personalità provenienti da diverse parti del mondo, con un background molteplice che in questo luogo molto particolare sia dal punto di vista architettonico sia paesaggistico e acustico, ha trovato un’opportunità di scambio e confronto». Da qui la volontà di dar vita al Festival Chamber Music Ensemble, una formazione da camera legata alla rassegna, in cui la performance è frutto dell’incontro fra musicisti dalla formazione stilistica diversa. «L’ intento – sottolinea ancora Pappalardo – è quello di tornare a coinvolgere gli artisti che negli anni hanno fatto crescere questo festival, con lo stesso spirito con cui hanno iniziato». Come di consueto non mancheranno talenti internazionali: a inaugurare il cartellone sarà infatti il finalista della prestigiosa XVIII Chopin Piano Competition di Varsavia, Hao Rao. Il portentoso diciannovenne, di origine cinese, eseguirà una scelta antologica delle opere cardine del compositore e pianista polacco. Un excursus in musica che accompagnerà lo spettatore all’interno della scrittura di Chopin: dalla Barcarole allo Scherzo n. 2, dalle Mazurke alla Polacca “Eroica” sino ai Walzer. «Il pianismo – chiosa Pappalardo – è una pietra miliare della nostra manifestazione e ancora una volta sarà ben rappresentato da questo giovane virtuoso di cui sono certo sentiremo molto parlare. Oltre ai solisti e alle formazioni da camera non mancherà poi la musica popolare e per orchestra, per riaffermare, qualora fosse necessario, il concetto che la musica non ha confini nè etichette». Martedì 18 luglio sarà la volta del Duo Degas composto dai pianisti Gala Chistiakova e Diego Benocci, coppia nell’arte e nella vita. I due artisti si confronteranno con i capolavori di Grieg, Liszt e i celebri balletti di Tchaikovsky. L’impegno sociale e storico della musica sarà al centro della serata di mercoledì 19 luglio, quando nella cornice del Cortile della Chiesa Madre di San Nicola, il Quartetto Unisono composto dal violinista Francesco Toro, il clarinettista Carmelo Dell’Acqua, il violoncellista Maurizio Salemi e la pianista Giulia Gangi, proporrà il “Quartetto per la fine dei Tempi” di Olivier Messiaen, scritto dal musicista francese durante la prigionia in un campo di concentramento nazista; la serata sarà accompagnata dai racconti di guerra interpretati dall’attrice Martina Asero. L’evento più atteso di quest’edizione, il Festival Chamber Music Ensemble si svolgerà invece venerdì 21 luglio e coinvolgerà la violinista Gloria Santarelli, il violista Matteo Rocchi, la violoncellista Giada Moretti e il pianista Ruben Micieli, che si confronteranno con alcune delle opere più famose di Mozart e Brahms. Dal momento che la musica supera le barriere non mancherà una serata dedicata ai ritmi del samba e della bossa nova con Alessandro dos Santos Penezzi, il quale con la sua chitarra farà rivivere, alle pendici dell’Etna, le sonorità vibranti della musica popolare brasiliana in questo entusiasmante concerto dal titolo “Seja Bem-vindo ao mundo do Choro” che avrà luogo al Cortile della Chiesa Madre di San Nicola. Il programma del TIMF 2023 proseguirà domenica 23 luglio con il Trio Rigamonti, composto dai fratelli Mariella, Emanuele e Miriam, rispettivamente violinista, violoncellista e pianista, che eseguiranno alcune delle opere più belle di Clara Schumann e Felix Mendelssohn, mentre lunedì 24 sarà la volta dell’Orchestra David diretta da Ruben Micieli, giovane talento siciliano che per l’occasione vestirà il doppio ruolo di pianista e direttore d’orchestra. La sua bacchetta condurrà la Sinfonia n. 5 di Franz Schubert e il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra op. 19 di Ludwig van Beethoven. Ultimi ma non per ordine di importanza: il pianista Oliver Kern e il Duo Hack. Il primo sabato 29 luglio proseguirà il “Beethoven Project”, l’inedito progetto iniziato lo scorso anno dalla NAMAE e dedicato alle sonate per pianoforte del compositore tedesco mentre domenica 30 luglio toccherà ad Anouchka e Katharina Hack, rispettivamente violoncellista e pianista, chiudere l’edizione 2023 del TIMF con un programma incentrato sulle opere di Beethoven, Hensel, Mendelssohn, Boulanger, Kodaly, Bartòk, Poulenc e Piazzolla. Come sempre un cartellone attento alla qualità con la presenza di grandi virtuosi provenienti da tutte le parti del mondo in una cornice fresca e culturale.
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L’Associazione Nova Academia Musica Aetnensis (Namae) è stata fondata nel 2002 dal Maestro Carmelo Pappalardo, docente di pianoforte all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, con un’esperienza trentennale nell’organizzazione di concerti. L’obiettivo della Namae, è da sempre quello di promuovere la musica classica, il suo insegnamento nelle scuole e nei centri periferici valorizzando i musicisti siciliani, senza trascurare la presenza di artisti di qualità provenienti da tutto il mondo. Ogni anno, infatti, si impegna a garantire progetti musicali ed eventi di alto livello a una platea di pubblico sempre più ampia. Nella sua ventennale attività, l’Associazione ha ospitato un gran numero di spettatori e molti interpreti prestigiosi. Lo storico Festival di Trecastagni, ogni anno propone due settimane di musica in cui si esibiscono i migliori talenti nazionali e internazionale, creando un mix di emozioni e condivisioni all’interno di suggestive location come il largo Abate Ferrara, un anfiteatro dall’acustica naturale perfetta ai piedi della scalinata dell’antichissima Chiesa Madre San Nicola o il cortile panoramico della stessa Chiesa, dal quale si può godere di una vista unica sull’Etna.