“Dopo le liste dei candidati alle recenti elezioni amministrative, formate da soggetti che avevano ottenuto od erano in attesa di ottenere un alloggio od un lavoro a tempo determinato, o la conferma di una posizione lavorativa (vicenda”singolare”su cui è calato un incomprensibile silenzio), essendo di nuovo in campagna elettorale, ci si riprova, utilizzando in maniera chiaramente strumentale, meccanismi per lavoretti stagionali e “long list”per futuribili ed ipotetici impegni lavorativi. Un disegno preelettorale messo in campo dall’Amministrazione Comunale e dalle “sue” società partecipate e controllate”.
A prendere posizione sulle ultime notizie di bandi e selezioni in piena campagna elettorale è il Gruppo di iniziativa e resistenza civica “RispettoMessina”, che in una nota ggiunge: “E così viene reiterata la misura prevista da un provvedimento governativo definita “l’estate addosso” per dei servizi precari per certe fasce giovanili, ma che invece di farla iniziare e di adottarla per tutta l’estate, e quindi per tre mesi, bene fatta coincidere, non essendo stata ancora attivata, per un periodo più limitato ed in coincidenza con il periodo elettorale.
Così come, in piena campagna elettorale, vengono emessi bandi di selezione del personale da parte delle varie società partecipate, fra cui un bando per una anomala “long list” (che di solito viene fatta per gli incarichi professionali affidati a rotazione) per utilizzo di personale in un futuro ipotetico, e fatta per suscitare speranze che non potranno essere corrisposte dato che dovrebbe riguardare quasi duemila posti promessi.
Ed è quantomeno “strano” però che queste pletoriche esigenze di servizio emergano in maniera impellente proprio in questo periodo di elezioni che vedono impegnati, quali candidati per le varie competizioni, non solo il “dominus” di tutto il “sistema”politico amministrativo del Comune di Messina, ma anche diversi componenti della Giunta Comunale e rappresentanti delle stesse partecipate.
Ma riteniamo scandaloso porre in essere tali giochetti fuorvianti e tali furbizie ingannevoli solo per raccogliere qualche voto in piu, perché tali metodi, pur rapportandoli alla evoluzione dei tempi, ci riportano indietro agli anni cinquanta, quando veniva utilizzato come merce di scambio per il voto, il “paio di scarpe ” di “Lauriana” memoria, poi sostituiti nel tempo con ben altra merce.
Così come è scandaloso che non si siano verificati, fino ad ora, interventi di chi di competenza per bloccare tali procedure e per verificarne la legittimità.
Ma va detto anche che le ipotizzate migliaia di assunzioni sarebbero in contrasto con una realtà, fattuale e non virtuale, che vede l’Ente Comune di Messina ancora in uno stato di predissesto, in quanto non è stato adottato, né tanto meno approvato dagli organismi ministeriali, il nuovo Piano ventennale di riequilibrio.
Sarebbe auspicabile quindi che su tali “specchietti per le allodole” utizzati cinicamente a fronte dei forti disagi sociali e della forte disoccupazione esistente, si ponesse fine alla ormai lunga stagione della regola delle “tre scimmiette”, che notoriamente “non vedono, non sentono, non parlano” ed in certi casi “non agiscono”.