“Oggi si è parlato di tributi, gestione della raccolta dei rifiuti e mancanza di dialogo proattivo fra l’amministrazione e gli ordini professionali soprattutto in periodi di crisi come la pandemia, durante l’incontro con il Consiglio dell’Ordine dei commercialisti. Presente il presidente provinciale dell’Ordine Francesco Vito.
Purtroppo non tutti i candidati, personalmente o attraverso componenti della loro squadra, si sono voluti prestare al confronto: per concomitanti impegni o perché non lo ritenevano utile. Peccato, sono emersi dati molto interessanti, tra cui un quadro dei tributi comunali non riscossi, diverso dal racconto che è stato fornito in questi anni”.
Così il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Franco De Domenico, alla fine dell’incontro con l’Ordine provinciale dei dottori commercialisti.
Nel pomeriggio De Domenico ha incontrato anche l’Ordine degli Avvocati e degli Ingegneri di Messina.
All’Ordine degli Avvocati il candidato sindaco è stato dal presidente Domenico Santoro. Si è parlato di trovare una soluzione definitiva per l’annosa questione del Pala Giustizia, nell’immediato di sbloccare gli uffici giudiziari di via Capra, che darebbero respiro agli uffici giudiziari, agli utenti e agli avvocati. Rafforzare il rapporto e il confronto con l’Ordine in virtù anche dell’azione sociale svolta; di trovare una soluzione per i giovani avvocati per avere incarichi dal Comune in modo trasparente e a rotazione.
Nell’incontro successivo con l’Ordine provinciale degli Ingegneri, i presenti, il vice presidente Antonino Barone e i consiglieri, hanno apprezzato la scelta di inserire in giunta un esperto di erosione costiera, come il professore Nanni Randazzo e, allo stesso tempo, evidenziata l’importanza di definire il Piano di utilizzo del Demanio marittimo.
I rappresentanti dell’Ordine hanno lanciato un grido d’allarme per la situazione degli uffici comunali, in cui le carenze di personale e di figure dirigenziali sono divenute drammatiche. Una testimonianza che rafforza la scelta che caratterizza la struttura del nostro programma, in cui la riorganizzazione della macchina amministrativa rappresenta una condizione essenziale per attuare tutti gli altri punti.