di Michele Bruno – Durante una conferenza stampa stamane il candidato del centrosinistra Franco De Domenico ha presentato i punti che faranno parte del suo programma, ed ha delineato i primi due.
Sono queste le 11 tematiche su cui il programma verterà: Sviluppo economico, Messina città smart, Equità sociale e pari opportunità, Cultura, scuola e città universitaria, Politiche per la salute, Transizione ecologica, ambiente, agricoltura, Pianificazione urbanistica e territoriale, Bilancio, Legalità, Trasparenza e partecipazione attiva, Sport e politiche giovanili.
I primi due punti sviluppati vertono sulla riorganizzazione della macchina comunale, e sono: Messina città smart e Trasparenza e partecipazione attiva.
Secondo la coalizione che sostiene De Domenico, l’attuale macchina amministrativa del Comune si caratterizza per l’eccessiva riduzione delle posizioni dirigenziali, l’azzeramento delle “posizioni organizzative”, le gravi carenze di personale e i carichi di lavoro non sostenibili.
Il centrosinistra propone di realizzare concorsi dei “quadri intermedi”.
«La responsabilizzazione dei funzionari comunali con criteri di stretta meritocrazia è necessaria per dare servizi efficienti e adeguati ai cittadini. Introdurremo un moderno piano delle performance con assegnazione di “Posizioni Organizzative” con funzioni di responsabilità e obiettivi specifici nei Dipartimenti del Comune». Viene spiegato.
Altra proposta è la mappatura dei “bisogni del dipendente” in un’ ottica di moderno welfare aziendale.
Ed ancora il centrosinistra vuole intervenire sul decentramento amministrativo, che ritengono non è stato efficiente.
Si dovrà riformare il regolamento sul decentramento, con l’attribuzione alle Municipalità di specifiche competenze (tra cui la possibilità di proporre delibere al Consiglio comunale), risorse di bilancio, personale, informatizzazione dei servizi.
Inoltre si dovrà organizzare attraverso una piattaforma informatica la gestione dei servizi pubblici essenziali, quindi le segnalazioni per la manutenzione di strade, marciapiedi, pubblica illuminazione, guasti alle reti idriche e fognarie, bonifiche e spazzamento, ecc.
Sulla partecipazione viene anche detto che «Già in passato alcune amministrazioni hanno tenuto riunioni di Giunta nelle varie circoscrizioni. Noi vogliamo rendere questa pratica stabile, andando periodicamente nei quartieri, dando realmente seguito ai piani di decentramento amministrativo».
Nell’ottica di rendere Messina una smart city, una città intelligente e digitale, si chiarisce:
«Fino a oggi l’idea di smart city è stata declinata esclusivamente sul versante del controllo. La necessità di sanzionare chi trasgredisce è un punto fermo. Tuttavia, digitalizzare la città per noi non significa trasformarla nel Grande Fratello ,con droni e telecamere nascoste, ma dare servizi innovativi ai cittadini, opportunità occupazionali, prevenzione dei rischi ambientali, efficientamento energetico».
Serve allora la realizzazione di un’app che favorisca il rapporto tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Da un’unica piattaforma si potrà:
Evitare che i cittadini debbano recarsi negli uffici comunali. Il ricevimento, appositamente regolamentato, per determinati processi potrà avvenire on-line; segnalazione criticità strade, illuminazione, fognature, ecc; Gestione utenze; possibilità di consultazione sulle scelte amministrative (es. bilancio partecipativo); sistema di notifiche e gestione avvisi per i cittadini; contestuale realizzazione di un sistema di immediata rilevazione della soddisfazione dell’utenza.
Ed in più dicono:
«Vogliamo realizzare un’apposita piattaforma per i messinesi fuorisede.
Uno spazio in cui si potrà registrare tanto chi risulta residente a Messina, ma domiciliato altrove, quanto chi è nato a Messina e oggi risiede in un’altra città.
Dare loro, attraverso una rappresentanza, la possibilità di essere consultati al pari degli altri quartieri. Si tratterà di un indirizzo politico e di confronto, che permetterà di sentirsi parte integrante della comunità».
Gli ultimi elementi di questo punto del programma prevedono la creazione di esperienze di formazione innovative, sia nei campi digitale e imprenditoriale sia favorendo le connessioni con il resto d’Europa e, soprattutto, con l’area del Mediterraneo. Si farà sintesi di queste esperienze attraverso un evento annuale: la “Digital nomad week”;
L’installazione di sensori per ottimizzare illuminazione e climatizzazione;
La mappatura e l’aggiornamento della dotazione informatica del Comune;
La presenza di una rete wi-fi sul territorio ad accesso libero effettivamente funzionante e maggiormente diffusa;
L’adozione di un adeguato regolamento sul lavoro agile;
Sulla trasparenza e la partecipazione attiva la coalizione denuncia inoltre:
«Lo Statuto Comunale non è stato riformato, malgrado le promesse, mortificando la partecipazione civica. Sono stati ridotti l’accesso agli atti e i tempi di pubblicazione delle delibere (oggi irreperibili sul sito dopo appena 15 giorni).
Invece, la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città è essenziale per costruire una democrazia sostanziale non fondata sulla delega e per costruire un senso di comunità, principale risorsa dello sviluppo civile, sociale ed economico. Lapartecipazione non è un sentimento ma una energia, non è un’idea ma una pratica che deve diventare sostanza della vita istituzionale».
Per fare questo viene proposta l’istituzione di un appuntamento annuale, in cui, al di fuori di Palazzo Zanca, il Sindaco presenterà il bilancio di previsione e quello consuntivo alla città.
D’altronde chiarisce la coalizione:
«I messinesi hanno il diritto di conoscere la reale situazione dei conti e, in modo dettagliato, le voci di spesa previste e come le risorse sono state impegnate, dando anche un indirizzo in termini di programmazione.
Conoscere il bilancio del Comune, piuttosto che quello del sindaco, è per noi l’esemplificazione di un progetto diverso di amministrazione: non egocentrica, ma realmente condivisa».
Altro obiettivo di partecipazione è l’ascolto della cittadinanza attraverso strumenti digitali su progetti e priorità.
«Nella rappresentanza e nei processi decisionali gli under-30 dovranno essere protagonisti a tutti i livelli. Valorizzeremo nei processi decisionali la consulta giovanile.
Bisogna ricucire ed individuare uno spazio fisico che possa essere punto di riferimento dove incontrarsi, contaminarsi ed elaborare progetti per la città, serve un luogo concreto. Un vero e proprio “centro sociale” inteso come spazio sociale nel senso più concreto del termine. Un luogo che venga riconosciuto come punto di riferimento dei giovani che possono creare comunità sociale e politica e costruire collettività».
Ed ancora:
La Creazione di una istituzione del Comune di Messina che abbia lo scopo di promuovere l’Accoglienza, la Partecipazione, la cultura della Pace (APP), facendo di Messina un riferimento operativo per la comunità nazionale e internazionale su questi aspetti della vita civile.
La valorizzazione dei beni e terreni comunali tramite la loro socializzazione. In quest’ottica, verranno allestiti all’interno dei locali comunali spazi dedicati a giovani e meno giovani, per lo studio, la socialità e per promuovere l’alfabetizzazione digitale.
La partecipazione degli utenti a organi consultivi delle aziende.
L’istituzione di consulte di settore, attuando delibere già pronte e non concretizzate. Ad esempio, la consulta sui Beni culturali e dell’ambiente.