Orfani del ministro Gelmini, gli studenti messinesi hanno concentrato le loro preoccupazioni sulle strutture delle scuole cittadine, spesso inadeguate alle esigenze di chi trascorrere gran parte della giornata.
Molti edifici “storici” della città, sebbene spesso all’avanguardia nelle proposte didattiche, non lo sono altrettanto in termini di spazi: laboratori, palestre, scale, aule.
Per questo motivo per una settimana (dunque ormai fino alle prossime vacanze natalizie) gli studenti di tutte le scuole superiori (tranne quelli del Maurolico, dove a seguito dell’arrivo di fondi pare abbiano risolto diversi problemi strutturali), stanno vivendo la scuola in autogestione.
Iniziamo dallo Iaci, dove abbiamo incontrato Emanuele Aricò , capo del “servizio d’ordine” che si occupa di della gestione delle varie attività proposte dagli studenti durante questa settimana di protesta, e il rappresentante dell’istituto tecnico, Guglielmo Malgeri.
