di Michele Bruno – Come è solito del loro stile, le “Iene”, i famosi intervistatori d’assalto in giacca e cravatta delle reti Mediaset, non usano mezzi termini quando attaccano e criticano Ismaele La Vardera.
La giovane ex iena palermitana dal ciuffo rosso ha lasciato recentemente il suo lavoro precedente per candidarsi all’Assemblea Regionale Siciliana con Sicilia Vera, il movimento regionale dell’Ex Sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Ma i suoi ex colleghi non ci stanno. E, come spiega l’inviato Antonino Monteleone nel servizio dedicato a La Vardera (qui), e pubblicato ieri, non perché non sia lecito che La Vardera lasci per candidarsi e fare politica, ma perché gli chiedono “non utilizzare il nostro nome per farla”.
Per le Iene e Monteleone La Vardera sta usando una campagna elettorale da “furbetto” della politica, proprio quei furbetti che le Iene tanto bersagliano nei loro servizi. Più volte il giovane candidato ha usato il nome delle Iene, come quando si definisce “una iena al Parlamento Siciliano”, o usando nei video elettorali la tipica divisa in giacca e cravatta nere e camicia bianca, tipica degli inviati del programma.
Non è la prima volta che lo fanno. La critica arrivò pure a Dino Giarrusso, allora candidato, e poi eletto come europarlamentare nelle liste del Movimento 5 Stelle, che ha usato un’analoga campagna elettorale.
Il giovane inviato ha anche contestato a La Vardera la narrazione secondo cui avrebbe lasciato un posto fisso e uno stipendio sicuro. per Monteleone “le Iene sono freelance, giornalisti precari pagati a pezzo che lavorano aprendo una partita Iva”.
Un duro colpo per l’ex iena, che viene così scaricata proprio dai suoi colleghi e dal programma che lo ha lanciato.