La Cisl Fp scrive alla Procura di Messina e chiede un’indagine ispettiva urgente all’Assessorato regionale alla salute per fare chiarezza sull’operato dell’Asp in merito ad un concorso pubblico che ha visto la partecipazione di ben 894 infermieri: nei giorni scorsi infatti è stata pubblicata una delibera (la n. 1820/CS del 22 aprile) con una graduatoria parziale definitiva che indica solo 157 posizioni.
“Chiediamo l’immediata revoca del documento – spiega il segretario generale Cisl Fp Giovanna Bicchieri – non essendo stati valutati i titoli di ciascuno dei partecipanti al concorso pubblico e non avendo pubblicato l’Asp la graduatoria generale di merito. Infatti rimaniamo attoniti e ci chiediamo: con quale criterio sono stati “scelti” i primi 157 candidati?”. Il sindacato contesta la palese scorrettezza del provvedimento perché non rispetta la delibera da cui trae origine, la n. 852/CS del 22 febbraio scorso, proposta dal dirigente amministrativo dell’Unità di Gestione del Personale Dipendente. L’8 aprile, con deliberazione n 1646/CS l’Asp di Messina aveva preso atto delle 894 istanze ricevute, senza tuttavia attribuire alcun punteggio per la formulazione della relativa graduatoria di merito che adesso invece “spunta” come un fungo. Limitatamente alle istanze verificate, l’Asp ha preso in considerazione dalla posizione n. 1 con punteggio 21,020 alla posizione n. 157 con punteggio 4,00. E le altre?.
Così la Cisl è stata costretta ad intervenire subito alla luce della gravità di quanto accaduto: “Siamo di fronte ad una condotta che denunciamo alle autorità competenti, perché, a nostro giudizio, viola i principi cardine della Pubblica Amministrazione, cioè quelli di trasparenza, imparzialità e legalità, al fine di tutelare gli interessi dei lavoratori e la salvaguardia del diritto di partecipazione ai pubblici concorsi sancito dall’art 97 della nostra Costituzione”.
La dura lettera della Cisl Fp di Messina è stata inviata all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, ai vertici dell’Asp Messina (il commissario straordinario Bernardo Alagna, la direttrice amministrativa Catena Di Blasi e il direttore sanitario Domenico Sindoni), alla segreteria regionale del sindacato, al responsabile dell’Anticorruzione e Trasparenza dell’azienda sanitaria e, per conoscenza, alla Procura competente.