“Con una tempestività a dir poco sospetta – si legge in una nota di Cambiamo Messina dal Basso – Messinaservizi sbandiera con comunicati e messaggi promozionali, nel pieno della campagna elettorale, i presunti successi dell’azienda sul fronte della raccolta differenziata.Peccato che a smentire i solerti vertici aziendali sono proprio i dati che posizionano Messina intorno al 350esimo posto su 390 comuni siciliani per raccolta differenziata; tra le prime 10 città italiane con la Tari più alta; con un aumento di oltre 10 milioni di euro del costo del servizio portandolo a circa 56 milioni, questo si un vero e proprio record.
Nel consigliare pertanto alla dirigenza di Messinaservizi di dedicarsi di più ai carenti servizi di spazzamento e bonifica di discariche abusive invece che scrivere comunicati in odore di elezioni, facciamo nostra la richiesta già fatta al commissario Santoro dal consiglio comunale di azzerare i Cda delle società partecipate e passare subito all’amministratore unico, meglio un commissario per ogni partecipata in attesa del nuovo sindaco”.