Domani, ore 17, a Piazza Lo Sardo (Piazza del Popolo) si svolgerà un incontro con il Portavoce Nazionale di Potere al Popolo (soggetto politico appartenente alla galassia della sinistra radicale) Giuliano Granato. L’incontro sarà incentrato sul tema della guerra in Ucraina, della ricerca della Pace e della contestazione delle logiche legate al riarmo.
“Potere al Popolo è una delle poche voci che si oppongono al pensiero dominante, che vuole il riarmo e l’aumento della spesa militare come unica via per affrontare il conflitto Ucraino.
Noi vogliamo nuove risposte, la via per la pace passa per lo smantellamento degli apparati e delle istituzioni guerrafondaie”.
Spiega Potere al Popolo Messina, che organizza l’evento.
“Ci opponiamo alla NATO e a tutte le alleanze militari che hanno predisposto e innescato questo conflitto. Non accettiamo che in un periodo in cui i popoli del mondo, già affamati dalla pandemia, e che necessiterebbero di investimenti per la ripresa, debbano invece subire un aumento dei costi dei beni di prima necessità a causa di un conflitto tra gli interessi delle classi dominanti. Dobbiamo costruire un Fronte Unico per la Pace, che si estenda a tutto il continente europeo” continuano.
“È nostro compito prendere posizione anche sui territori, per questo aderiamo alla serie di iniziative che vedranno coinvolto il nostro portavoce nazionale, Giuliano Granato. Tramite queste intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una via non interventista alla pace”.
Durante l’incontro interverranno i candidati e le candidate di “MessinaInComune”, la nuova lista promossa, tra gli altri, da Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, che propone Gino Sturniolo come candidato Sindaco. Interverranno inoltre esponenti del mondo sindacale e del movimento spontaneo che ha dato vita ad assemblee pubbliche contro il riarmo e l’intervento armato.
“Pensiamo sia necessario costruire un’iniziativa politica sul tema della guerra in Ucraina perché la narrazione che se ne fa è assolutamente nociva, sia perché minimizza la complessità della vicenda, sia perché non tiene conto degli effetti che l’allargamento di questa guerra potrebbe portare: tutto l’arco parlamentare si esprime contrario alla guerra eppure hanno votato, tutti, per l’aumento delle spese militari e per l’invio di armi in Ucraina, cosa che comporta una prosecuzione del conflitto e un peggioramento delle condizioni di vita delle persone, dato che l’aumento del costo degli armamenti influisce sulle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici di questo Paese. Aumenta tutto in questo Paese: il costo sulle armi, sul pane, sul latte, sulla benzina, sul gas…l’unica cosa che non aumenta è il salario di chi lavora. Se vogliamo fermare la guerra dobbiamo provare ad influire nel dibattito e scendere in piazza a manifestare come è stato fatto lo scorso sabato. La guerra non è mai dei popoli, ma dei potenti, ed è per questo che è necessario fermare questa follia condannando l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, e condannando tutte le forze politiche e tutti quei governi occidentali che anziché costruire le basi diplomatiche per porre fine a questo conflitto, lo generano armando gli ucraini o facendo gli indifferenti.
Questo incontro fa parte di un “tour” che vedrà Granato impegnato prima a Niscemi e Catania, giorno 8 aprile, e a Palermo il 10. Il fine è quello di portare una voce diversa dal pensiero dominante che vuole, come unica via alla “pace”, il riarmo e la deumanizzazione del nemico. Potere al Popolo vuole testimoniare, anche tramite il gruppo Parlamentare “ManifestA”, che esiste un’alternativa al Governo di guerra che vige attualmente.
Intendiamo quindi formare un coordinamento tra le realtà che intendono schierarsi contro ogni imperialismo e qualsiasi forma di ultranazionalismo che ha spinto verso l’escalation di questo conflitto. Riteniamo che anche in una zona priva di obiettivi strategici, come Messina, si debba prendere una posizione netta contro il riarmo e l’aumento della spesa pubblica e trovare un modo per incidere su questo processo che ci vede tutti coinvolti in una guerra che interessa solo i potenti e priva i popoli dei basilari diritti a un esistenza sana e pacifica.
Esiste una via alla pace che coinvolge tutti i Popoli europei, compreso quello russo e i gruppi antagonisti a Putin costretti a vivere in clandestinità”.
E concludono: “Noi siamo al loro fianco e lo testimonieremo a gran voce!”