di Michele Bruno – Soddisfatti Filt Cgil e Uiltrasporti per lo sciopero aziendale Atm, da loro indetto ieri assieme ai lavoratori, per contestare i metodi e la gestione dei rapporti con i dipendenti da parte dell’azienda partecipata. Questo quanto Uil e Cgil comunicavano ieri riguardo lo sciopero:
«Alle ore 10 si riscontra alta adesione del personale autista (nella foto i bus scioperanti rientrati in deposito alle ore 10) fermo il servizio carro attrezzi e chiuse le officine. Dobbiamo ringraziare i lavoratori che hanno risposto aderendo numerosi allo sciopero – continuano Filt Cgil e Uiltrasporti – da giorni infatti in Atm Spa ravvisavamo nuovamente manovre chiare per limitare l’adesione alla protesta di Cgil e Uil . Ci risultano liste di proscrizione con lavoratori iscritti a Cgil e Uil che vengono posti in congedo d’ufficio nella giornata di sciopero o spostati dal turno programmato al fine di impedire l’adesione agli associati di queste sigle .
Una strana coincidenza – che giudichiamo illegittima – visto che l’azienda difficilmente concede ferie anche su specifica richiesta ma nella giornata di sciopero è proprio Atm a disporle d’ufficio . Non ci stupisce dover ricorrere nuovamente alle denunce agli organi competenti per violazioni dei basilari diritti dei lavoratori ed il diritto di sciopero che in tale circostanza, in sede locale, è coincidente peraltro con una protesta nazionale unitaria e quindi ancor più grave .
Reputiamo tali comportamenti gravissimi ed irrispettosi dei diritti dei lavoratori e del sindacato le cui denunce in questi anni di mala gestione ormai non si contano – continuano i sindacati – ma non ci stupisce perché in linea con un’azienda che da due anni viene guidata volutamente in modo autoritario, dal Presidente del Cda Pippo Campagna , con continue vessazioni mirate ai lavoratori, con particolare “attenzione” agli iscritti ai sindacati non graditi dal management.
L’Atm Spa inoltre appare da due anni essere una “dependance politica” dell’amministrazione comunale – dichiarano Filt Cgil e Uiltrasporti – un’azienda allergica al dissenso ove imporre con metodi discutibili il pensiero unico, a furia di contestazioni e discriminazioni di chi comanda al vertice e non amministra la società».
Ci auguriamo di assistere alle battute finali – concludono Filt Cgil e Uiltrasporti- e che specie in questa delicata fase elettorale che si avvia in città si pongano finalmente in Atm Spa le condizioni minime necessarie per vivere e lavorare serenamente senza condizionamenti, i lavoratori sono stanchi.
Stamani è arrivata la risposta dei vertici della società, che contestano i numeri e le modalità della protesta:
«Sono intorno al 20% i dipendenti di ATM S.p.A. che hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dalle rappresentanze sindacali di FIT CISL, FAISA CISAL e UGL FFNA; non è possibile rilevare il dato dell’adesione allo sciopero aziendale indetto da altre sigle considerato che è stato volutamente organizzato in concomitanza con la manifestazione indetta per il tema, molto sentito da tutto il comparto, del rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri scaduto da diversi anni. La società, nel pieno rispetto della norma e del diritto allo sciopero, si è adoperata per limitare al minimo i disagi per l’utenza venendo incontro alle esigenze emerse nell’arco della giornata. La tendenza al momento attuale vede una diminuzione degli aderenti con il passare delle ore ma per avere i dati ufficiali bisognerà attendere la fine della manifestazione».
Rispondono in questo modo i sindacati, nelle figure dei segretari Michele Barresi (Uiltrasporti) e Carmelo Garufi (Filt Cgil) che ci hanno rilasciato una dichiarazione:
«Abbiamo letto la risposta di Atm spa con sua nota al nostro sciopero di ieri. La scelta di indire uno sciopero aziendale in concomitanza con uno nazionale è stata fatta per senso di responsabilità ed evitare di realizzare più azioni di sciopero in città . Dopotutto è stata anche la Commissione di Garanzia a chiederci di evitare troppi disagi in periodo di Covid, e noi abbiamo anticipato la richiesta. Si è trattato di uno sciopero aziendale di 8 ore, coincidente con uno nazionale di 24, indetto da Cgil, Cisl, Uil, Faisa Cisal e Ugl. E’ certo che sia impossibile definire quale sia stata l’adesione all’uno o l’altro sciopero visto la concomitanza delle due azioni ma di certo non sfugge che al precedente sciopero nazionale non vi è stata neppur adesione locale e l’alta percentuale di questa protesta non può che essere legata a rivendicazioni aziendali. Fa comunque onore a prescindere dai numeri , ai tanti lavoratori aver aderito , sacrificando una giornata di stipendio , alle giuste proteste locali per un’azienda autoritaria e politicizzata e far sentire contestualmente la voce di Messina nel contesto nazionale per il rinnovo del contratto di lavoro Tpl».