Si chiama Gaetano Giorgianni, 36 anni, messinese, primo ufficiale dell’Euroferry Olympia andata a fuoco mentre faceva rotta verso Brindisi pochi giorni fa. E ha fatto qualcosa di incredibile. È stato lui, nel cuore della notte, il primo a dare l’allarme dopo l’incendio.
Lui che, in mezzo al fuoco, con temperature estreme, camminando a carponi per via delle scarpe che si incollavano al pavimento, vomitando a ripetizione, si è fatto, una dopo l’altra, tutte le cabine per avvisare i passeggeri bloccati, a rischio della sua vita, accompagnandoli in salvo alle scialuppe.
Non si contano neanche le vite che è riuscito a salvare con la sua prontezza e quel coraggio enorme per cui nessuno ti prepara. O ce l’hai o non ce l’hai.
Insieme al capitano, Giorgianni è stato l’ultimo ad abbandonare la nave in fiamme, mentre in tanti lo abbracciavano per ringraziarlo.
In un’intervista a Latina Today, la moglie del primo ufficiale messinese ha parlato di quei momenti: “Mio marito ha aiutato tante persone a salire sulle scialuppe. Ha raccontato che l’incendio dovrebbe essere partito da un camion, mi ha detto che non pensava di uscirne vivo. Camminava a carponi, vomitava a ripetizione, aveva le scarpe incollate sul pavimento ardente e passava da una cabina a un’altra dove erano bloccati i passeggeri. Una volta in salvo, in tanti lo hanno abbracciato per ringraziarlo. Lui ha la coscienza a posto perché ha fatto tutto quello che si poteva fare, è il mio eroe”.
Molto spesso si abusa della parola eroe. Gaetano Giorgianni un eroe lo è davvero, da celebrare e ringraziare all’infinito.
Sui social il suo esempio sta suscitando orgoglio e commozione, rendendolo il simbolo dell’Italia migliore.