E’ scaduto ieri l’ultimatum di cinque giorni concesso all’Aula di Palazzo Zanca dall’assessorato Enti Locali per discutere la relazione annuale del sindaco. Lo scorso 23 dicembre, infatti, l’assessorato regionale alle Autonomie Locali aveva sollecitato il Consiglio a convocare una seduta in cui valutare l’operato dell’amministrazione comunale proprio attraverso l’esame dal resoconto prodotto dal primo cittadino.
Cinque giorni di tempo per adeguarsi alla normativa, altrimenti da Palermo sarebbe iniziata un’attività ispettiva considerando la violazione di regolamento e norme statutarie.
L’ultima seduta in merito era stata il 13 ottobre quando la discussione si è conclusa con un nulla di fatto per la caduta del numero legale. In quella occasione si è acuito lo scontro con la Giunta a cui il presidente del Consiglio Claudio Cardile aveva replicato: “Il dichiarato abbandono dell’aula da parte di un consigliere comunale è manifestazione di volontà politica – segnala Cardile – non può essere interpretato come violazione di legge”.
“Ora sarà nominato un commissario – ha spiegato De Luca – perché entro ieri doveva essere discussa la relazione ma ciò non si è verificato. Buona parte di queste relazioni sono dedicate al risanamento economico finanziario di cui il consiglio comunale non se ne e’ voluto occupare. Ora assistiamo al festival de morti di fame che gridano allo scandalo per le osservazione della corte dei conti sul nostro piano di riequilibrio economico finanziario. Buona parte dei consiglieri comunali, da un lato per due anni non hanno mai voluto discutere questo argomento dall’altro si permettono di fare post e comunicati stampa chiedendo spiegazioni su degli argomenti che volutamente hanno ignorato.”