Spazi di Confronto, forum per l’alternativa su sviluppo sostenibile e lavoro

di Michele Bruno – Continua il ciclo di incontri “Spazi di confronto”, organizzato da movimenti, partiti, realtà associative e sindacati che vogliono proporre un discorso pubblico alternativo e progressista alla narrazione della Città proposta dall’Amministrazione De Luca.

Il primo incontro si era tenuto questa estate alla Passeggiata a mare, il secondo alla Chiesa di Santa Maria Alemanna. Questa volta si è tenuto alla Sala della Borsa della Camera di Commercio. Oggi il tema discusso è stato “sviluppo sostenibile e lavoro”.

Come spiega Armando Hyerace, segretario del Circolo PD Terza Circoscrizione: “con questa serie di incontri abbiamo voluto proporre non solo dei temi, ma un metodo, quello del confronto, dell’ascolto e della condivisione”. 

Sono quattro i tavoli di discussione aperti oggi. Il primo riguarda innovazione e formazione nell’ambito del lavoro e dell’occupazione. Poi altri tre tavoli su Ambiente, Territorio, Urbanizzazione; Servizi, Turismo e Interconnessione; Sostenibilità – Economia circolare – Filiera corta alimentare.

Confronto e condivisione sono non solo il metodo proposto per affrontare il dibattito, ma emergono anche come la soluzione ai problemi della Città inerenti all’occupazione e alla transizione ecologica e climatica.

E’ emersa in tutti gli interventi la necessità di fare rete, di creare un coordinamento e un sistema di mediazioni non soltanto perché è il PNRR a renderlo necessario, perché per rendere competitiva Messina bisogna che esista una cabina di regia, una mediazione a più livelli che unisca il mondo dell’industria, quello del lavoro e dei sindacati, e quello degli ordini professionali. Ma anche perché serve anche per il futuro una connessione nell’ambito della formazione e dell’innovazione tra scuole, Università e istituti d’ambito, come espresso da Pietro Franza e da Michele Limosani, docente Unime.

Emblematico è il discorso di Pietro Franza, appena eletto Presidente di Sicindustria Messina, spiega che “Il Covid ha aperto nuove sfide e costretto le imprese ad innovarsi profondamente, infatti il mercato è risultato completamente cambiato. Ad esempio sono le nuove tecnologie e la digitalizzazione che hanno avuto una forte spinta. Tra le necessità delle aziende quella di trovare risorse economiche ed anche umane. Le aziende messinesi spesso vogliono occupare ma non trovano offerta di lavoro. Questo soprattutto perché manca una specializzazione adeguata a queste nuove sfide, per cui è necessaria una adeguata formazione, che dovrebbe derivare da una rinnovata e più stretta collaborazione tra imprese ed istituti di formazione, università e scuole, senza lasciare nulla al caso, come avvenuto in passato. Anche gli immigrati possono essere una risorsa nel campo edile, perché i figli degli operai del settore puntano spesso ad altri settori”. 

Per innovare Unime deve tra l’altro attrarre studenti e competenze anche dall’estero, secondo Limosani.

Giovanni Mastroeni e Ivan Tripodi si sono soffermati poi sulla raffineria di Milazzo e sulla connessione tra ambiente e lavoro, che non possono non andare insieme. Si deve dare una prospettiva di riconversione ecologica all’industria locale. E questo è quanto emerge anche nell’intervento di Mario Mega, Presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto. L’Autorità sta puntando, ad esempio, per la sua progettazione alla transizione ecologica e alle risorse rinnovabili come l’idrogeno.

Significativo è ancora il discorso di Gaetano Giunta, che parlando del progetto Capacity cui la sua Fondazione di Comunità ha preso parte, ha proposto una profonda riflessione sulla necessità di luoghi di ricomposizione sociale e politica che stiano dentro le periferie e creino mediazioni, gestendo i tempi sempre più rapidi di intervento che ci sono chiesti per contrastare i cambiamenti climatici e le disuguaglianze. Capacity “cercava di rispondere a queste necessità e alla necessità di gestione della complessità” secondo Giunta.

Insomma solo da una interconnessione tra tutti gli attori sociali ed economici interessati, quelli che in inglese vengono definiti “stakeholders”, può esserci, ed è quello che sembra suggerire l’incontro di oggi, una prospettiva per rilanciare Messina nell’ambito del lavoro e di un progresso sociale ed economico.

 

 

Tra gli altri invitati a parlare erano presenti: Mario Pizzino (Ord. Ingegneri Messina),
Giuseppe Falzea (Ord. Architetti Messina), Ivo Blandina presidente Camera di Commercio Messina ed ancora rappresentanti di Confcommercio Messina, Startup Messina, CISL, Confesercenti Messina, Legacoop Messina, Associazione Nuovo Mercato Verde Zaera, soc. ATHENA.

 

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