Vogliono conservare l’anonimato, non per paura, ma per non essere etichettati. Perché sono”un gruppo informale e autonomo di studenti di scienze politiche , che non fanno parte di alcuna associazione universitaria” e che da ieri pomeriggio hanno intrapreso un’azione pacifica per lanciare un segnale alla comunità studentesca.
Hanno iniziato con la scerba tura dei giardini alla sede di via Malpighi, con l’affissione di cartelloni che vogliono puntare l’attenzione alle carenze di un sistema universitario sempre più in frantumi e con l’esposizione di uno striscione “ riprendiamoci le nostre facoltà” che purtroppo stanotte è stato danneggiato e poi tolto, cercando inutilmente di vanificare l’impatto che tale gesto ha avuto sugli studenti del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali.
“Questa è la prima di tutta una serie di azioni che questa collettività emergente si prefigge di portare avanti – dicono – con l’intento di sviluppare una partecipazione degli studenti sempre più ampia, auto organizzata, consapevole e cosciente”.
