di Michele Bruno – Stamane gli studenti universitari di Udu Messina e il sindacato Uiltrasporti a loro fianco hanno organizzato un sit in di protesta per la gestione del collegamento tra Linea Tramviaria e i Poli Annunziata e Papardo, dove questo, affidato solitamente alle così dette “navette”, non è sempre ottimale.
«Stamattina abbiamo manifestato il profondo dissenso per la vergognosa situazione dei trasporti rivolti alle studentesse e agli studenti che studiano in questa città.
È passato più di un anno ormai da quando UNIME ha deciso di rimuovere le navette che si
dirigevano ai poli universitari Annunziata e Papardo, che sono state sostituite con i mezzi ATM, che tutt’oggi si dimostrano assolutamente inadeguati per garantire un servizio efficiente e dignitoso».
Esordiscono i ragazzi di Udu.
«Ma anche gli studenti del Polo Policlinico – continuano – sono spesso in difficoltà tra navette fantasma e tram che qualche volta dimentica di passare.
Ogni giorno tantissimi ragazzi sono costretti a percorrere a piedi il tragitto per carenza di posti sui mezzi o salti di corse improvvisi e immotivati.
Gli studenti non si meritano di essere trattati così, imbarazzante poi l’inadeguatezza dei
provvedimenti di qualche settimana fa che dopo le polemiche avevano le corse che interessavano gli studenti dei villaggi per destinarle agli studenti universitari, provvedimento ritirato ovviamente
qualche giorno dopo».
Hanno infine concluso:
«Non si possono togliere corse ad alcuni studenti per potenziare il servizio per altri, se la coperta è corta non basta tirarla da un lato o dall’altro!
Vogliamo più mezzi per poter andare nella nostra Università: è un nostro diritto!
Il disagio non riguarda poi esclusivamente pochi studenti ma le difficoltà sono generalizzata per molti ragazzi che dalla stazione, dagli aliscafi, dal centro da nord e da sud devono percorrere la città a piedi anche sotto la pioggia a causa dell’inadeguatezza della copertura dei mezzi in città, l’Università è frammentata su tutto il territorio cittadino, non è possibile che non ci venga riconosciuto il diritto alla mobilità, siamo stanchi!
Ci rivolgiamo al Rettore, al sindaco, e al presidente dell’ATM: incontratevi per definire seriamente quale servizio volete offrire agli studenti che scelgono di studiare a Messina!
Per questo oggi eravamo a protestare al capolinea ATM Annunziata e dire a gran voce che a noi non sta bene, Così non è sostenibile!».
Uiltrasporti si concentra nel suo intervento anche sulla gestione del trasporto pubblico locale e la sua ricaduta sul benessere degli studenti:
«Il diritto ad una mobilità sostenibile per un vero diritto allo studio .
La Uiltrasporti a fianco degli studenti di UDU Messina questa mattina in sit in al capolinea nord del tram
Sono 104 i bus di Atm Spa , pochi per una città di 240 mila abitanti, mentre la proporzione dovrebbe essere di un mezzo pubblico ogni mille cittadini . Così Messina si trova negli ultimi posti delle classifiche nazionali per la mobilità sostenibile . A soffrire spesso sono gli studenti penalizzati da una coperta troppo corta.
Occorre garantire il servizio pubblico e la sua valenza sociale, rivedere le linee e i collegamenti col polo Universitario e le scuole , specialmente in questa fase pandemica in cui la capienza dei mezzi risulta spesso inadeguata , e per questo la battaglia della Uiltrasporti Messina, accanto ai ragazzi del sindacato studentesco UDU , per potenziare la flotta e migliorare il servizio pubblico».