Acquario dello Stretto, Domenico Siracusano (Art. 1): “Comune e Autorità Portuale si diano una mossa”

Interviene Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo Uno Messina, sulla possibilità di un Acquario dello Stretto sulla zona falcata:

«Non possiamo che essere soddisfatti che Comune, Autorità di Sistema Portuale, CNR, Università e Regione Siciliana si siano finalmente espressi favorevolmente sull’ipotesi progettuale del prof. José Gambino di realizzare nella zona della falce un grande Acquario dello Stretto, che nello scorso Aprile, in straordinaria solitudine, dopo gli articoli apparsi su Gazzetta del Sud, avevamo subito condiviso e rilanciato.
Meglio tardi che mai.

Ci preme però evidenziare che al di là dei complimenti al prof. Gambino, le istituzioni coinvolte dovrebbero, ciascuna per la propria quota parte, l’Autorità di Sistema Portuale in primis, agire concretamente di conseguenza. Non basta plaudire al lavoro di un cittadino che per sua stessa affermazione mette il progetto “a disposizione della città e delle autorità competenti”. Serve attivarsi perché si creino le condizioni affinché il progetto “straordinario” e “visionario” di Gambino possa avere concrete possibilità per essere realizzato.

In passato, più volte, abbiamo sollecitato l’Autorità di Sistema Portuale su due questioni che, a nostro parare, sono decisive per un possibile rilancio della città. La prima riguarda il processo di bonifica, precondizione per ogni progettualità riguardante le aree della Falce. In questa direzione non ci risulta che si siano compiuti significativi passi in avanti. La lentezza con la quale viene portato avanti il processo di bonifica è davvero ingiustificabile. E senza la bonifica, ovviamente, si rischia di fare solo chiacchiere.

La seconda questione, non meno importante, riguarda la realizzazione dei Piani di Inquadramento Operativo (PIO) che, per quanto riguarda il tratto che va dalla Passeggiata a Mare fino alla Annunziata, finalmente, il Presidente dell’Autorità di Sistema si sia convinto a muoversi nella direzione giusta al fine di consentire la partecipazione e la condivisione delle scelte strategiche per quest’area da parte di istituzioni, forze politiche e forze sociali. Riteniamo che lo stesso percorso debba essere seguito per la Zona Falcata.

L’idea di realizzare l’Acquario dello Stretto potrebbe essere una delle scelte più significative all’interno di questo piano.
Anche le dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale dovrebbero essere seguite da iniziative concrete e coerenti. Rammentiamo, che rispetto a questa questione non si è colta l’opportunità, forse irripetibile, di inserire il rilancio della Zona Falcata all’interno nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che avrebbe potuto consentire il reperimento dei i fondi (200 milioni circa) per la bonifica dell’intera area.

Sulla Zona Falca, che ha spazi e opportunità, che vanno oltre il progetto del prof. Gambino, si gioca, ne siamo convinti, una parte significativa del futuro della città. Vogliamo sperare che ancora una volta non si sprechi un’occasione importante».

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