Il 18 ottobre l’atteso ingresso degli Asacom e degli assistenti igienico sanitari della cooperativa Genesi negli Istituti Superiori di Messina e provincia è stato applaudito da tutti gli operatori scolastici. Adesso gli studenti disabili potranno avere finalmente a loro fianco tutte le figure professionali necessarie (lo impone la legge) di cui hanno bisogno ed il loro diritto allo studio, così, sarà garantito. Rosaria Moschella, referente di Azione Scuola Messina, si chiede se il diritto all’istruzione potrà essere garantito se le aule non sono funzionali dal punto di vista didattico oltre che sicure.
Purtroppo, spiega la Referente, la risposta è: non sempre. L’emergenza pandemica non ha provocato quel cambiamento di rotta che tutti si aspettavano e, dopo una prima fase avvenuta lo scorso anno scolastico, in cui si è provveduto ad ampliare le aule per quanto fosse consentito farlo, si sono ripresentati gli stessi problemi di sempre: aule poco capienti e distanziamento a volte inesistente.
Il Ministero per l’Istruzione, consapevole che il patrimonio immobiliare scolastico non gode di ottima salute, con decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021, ha destinato risorse in favore degli enti locali competenti in materia di edilizia scolastica per affitti, noleggi di strutture temporanee e spese di conduzione per una riapertura in presenza e sicura dell’anno scolastico 2021 -2022. La cifra stanziata (per gli affitti) è pari a 70 milioni di euro su tutto il territorio nazionale. Successivamente sono state approvate le graduatorie degli enti locali beneficiari che ne hanno fatto richiesta tra cui, al terzo posto, la Città Metropolitana di Messina, con un importo richiesto pari a 320.000,00 €, il Comune di Messina con 349.609,30 € e, via via, altri importi minori per diversi comuni della Provincia.
La situazione poco sicura di alcune aule, conclude Rosaria Moschella, dovrebbe essere risolta tra breve dati i finanziamenti richiesti dagli enti locali e le risorse ottenute dal Ministero ma esiste una scadenza che è rappresentata dal 29 ottobre, termine entro il quale gli Enti beneficiari (Città metropolitana e Comune di Messina) dovranno essere in possesso di tutta la documentazione richiesta e, se non dovesse verificarsi questo passaggio decisivo, si incorrerà nella decadenza del contributo in discussione.
Anche Fabrizio Provenzano, Referente di Messina in Azione e Membro del Comitato Promotore Regionale di Azione Sicilia, si augura che questa scadenza venga rispettata perché non acquisire nuove aule avrebbe delle conseguenze importanti sull’efficacia dell’azione didattica e sulla relazione educativa che continuerebbe ad esercitarsi in quegli spazi non adeguati. Occorre aggiungere che l’ambiente assegnato allo studio deve essere progettato e realizzato in modo che l’apprendimento sia ottenuto con il minimo stress e la massima efficacia.
Spetta adesso ai Consiglieri Comunali, che possono avere accesso agli atti, monitorare la situazione dopo il 29 ottobre. Non farlo sarebbe una negligenza imperdonabile, continua Provenzano. Noi speriamo che le Amministrazioni preposte abbiano già tutto pronto e che questa nostra nota sia motivata da un eccesso di zelo. In caso contrario ci troveremmo di fronte all’ennesima dimostrazione della inadeguatezza della classe dirigente che non riesce a stare al passo con le opportunità che il Legislatore offre. Speriamo di sbagliarci. Nell’attesa, concludono Moschella e Provenzano, non mancheremo di monitorare, vigilare ed informare i cittadini.