Il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna è stata oggi, venerdì 1 ottobre, a Messina in visita istituzionale. La prima tappa nella Città dello Stretto è stata in Prefettura per una riunione tecnico- operativa con il Prefetto Cosima Di Stani e il Sindaco Cateno De Luca. Successivamente il Ministro si è recata all’Annunziata, accompagnata dal Prefetto e dal Sindaco Cateno De Luca per presenziare all’avvio delle operazioni di demolizione delle baracche del rione cittadino.
All’evento hanno preso parte l’on. Matilde Siracusano; l’on. Bernardette Grasso; il Vicesindaco Carlotta Previti; l’Assessore al Risanamento Salvatore Mondello; e il Presidente di A.ris.Mé e soggetto attuatore Marcello Scurria. Tra i presenti, anche Mons. Vincenzo D’Arrigo sacerdote della vallata Annunziata che ha sempre profuso il suo impegno a favore della sua comunità in un territorio dove le baracche hanno rappresentato una delle più evidenti criticità.
Allo start dell’abbattimento il Ministro Carfagna ha detto:
“è la seconda volta, a distanza di quattro mesi, che vengo qui a Messina accompagnata dal Prefetto Di Stani e dal Sindaco De Luca proprio per rendermi conto di persona dell’iter dei lavori perché la vicenda di Messina rappresenta un modello di governance efficiente. Lo Stato ha stanziato i soldi, il Prefetto di Stani coordina le operazioni e il Sindaco De luca realizza gli interventi per i quali battendosi su questo tema ha fortemente sensibilizzato l’opinione pubblica nazionale sulla vergogna delle baracche. Ringrazio tutti per il lavoro svolto poiché in pochi mesi è stato messo in piedi un sistema efficiente che ha portato a questo primo abbattimento e a seguire come stabilito, nel corso del tavolo tecnico appena concluso in Prefettura, seguirà un cronoprogramma con le successive operazioni di demolizioni nelle rimanenti zone dove insistono le baracche. La vicenda di Messina rappresenta il fulcro del compito che mi sono prefissata nella qualità di Ministro per il Sud ovvero di cancellare le baraccopoli di Messina e le tante vergogne meridionali; i collegamenti che mancano, le linee ferroviarie ottocentesche, la carenza di adeguati servizi di assistenza agli anziani, ai disabili, di asili nido, un’istruzione di qualità, tutto ciò a dimostrazione che attraverso un’azione decisa ed energica è indispensabile ridurre e azzerare queste disuguaglianze. Ribadisco ancora una volta – ha concluso il Ministro – nascere al Sud non può essere considerato come una sorta di peccato originale da scontare perché ovunque si nasce da nord a sud si ha il diritto di usufruire di adeguati servizi di qualità”.
“Oggi si definisce – ha aggiunto il Sindaco De Luca – una pagina importante per la Città di Messina in merito alla secolare vicenda delle baracche per la quale questa Amministrazione si è assunta l’impegno sin dal suo insediamento a cancellarle. In questo contesto, abbiamo lavorato tanto in questi tre anni ottenendo oltre 200 milioni di euro di finanziamenti nell’attesa della legge speciale, complice la mia stravaganza e la mia spregiudicatezza amministrativia siamo infatti riusciti ad ottenere quei supporti indispensabili. Tengo a ricordare l’impegno del Presidente Silvio Berlusconi in merito al risanamento della Città; in termini operativi l’onorevole Matilde Siracusano che ha presentato il primo relativo disegno di legge; e da ultimo il colpo magico dell’onorevole Mara Carfagna che ha determinato la via per chiudere questa pagina vergognosa di Messina, grazie al suo emendamento al “Decreto sostegni”. Oggi le attività hanno riguardato circa 40 baracche già sgomberate dei nuclei abitativi ai quali sono stati assegnati nuovi alloggi. Il cronoprogramma stabilito prevede che entro i prossimi 24 mesi tutte le famiglie siano trasferite in nuove unità abitative ed entro 36 mesi si completeranno le operazioni di bonifica per un totale di quasi 7500 persone. Tengo a ribadire ed insistere che è già stato definito un censimento delle famiglie per cui deve assolutamente cessare l’idea di alternanza di occupazioni di baracche da parte di altri nuclei familiari, questo è anche uno dei motivi per cui saranno demolite, oltre alla bonifica dell’area, sono in programma le successive operazioni che riguarderanno le baracche di Camaro sottomontagna e via via l’area più vasta di Fondo Fucile. Siamo nella fase più operativa, che nell’arco di due/tre anni condurrà alla parola fine delle baracche, non più visibili ma di esse vi sarà soltanto una memoria storica”.
Soddisfazione è stata espressa per i risultati raggiunti, anche dall’Assessore Mondello che ha fornito i dati tecnici relativi agli interventi di demolizione dei manufatti e smaltimento amianto affidati al Consorzio Stabile Aurora S.C.A.R.L. relativi all’ambito “Annunziata Alta” e “che fanno parte di una strategia più complessiva che vedrà secondo il cronoprogramma stabilito il risanamento totale della Città”.
Il Presidente Scurria ha proseguito evidenziando che “è arrivato finalmente il tempo delle demolizioni. Bonificare è attività fondamentale, e questa di oggi permette di restituire alla Città una porzione di territorio dove per anni il degrado e il disagio abitativo e sociale ha regnato sovrano”.
Tengo a ricordare ha concluso Scurria “in quest’area è presente l’ultima baracca di legno, costruita subito dopo il terremoto del 1908, che non verrà demolita in quanto abbiamo avviato in sinergia con la Soprintendenza ai Beni Culturali l’intesa perché venga riconosciuta una rilevanza culturale e artistica al fine di ottenere il vincolo sullo storico immobile risalente a 70 anni fa e renderla fruibile al pubblico”.