“Se questi sono esseri umani”.
Così esordisce Rosario Duca, Presidente di Arcigay Makwan Messina, sul tema del Risanamento, in particolare per quanto riguarda le famiglie di Rione Taormina.
“Parafrasando la frase di Primo Levi, ci tengo a riaccendere non tanto i riflettori quanto la polemica sugli abitanti del Rione Taormina ed in particolare per quelle otto famiglie avamposto di una favelas tutta messinese, costrett* a subire, oltre l’umiliazione di dover elemosinare da decenni una casa a chi ha pensato solo di utilizzare queste aree degradate esclusivamente per le tantissime campagne elettorali locali, regionali e nazionali”. Continua Duca.
“Abbiamo assistito – incalza – a passerelle vergognose di esponenti politici nazionali che, s’è vero hanno permesso qualche briciola di finanziamento per la demolizione di aree già liberate, poco hanno influito sulla soluzione finale affinché tutte le favelas e Rione Taormina in primis potessero essere sbaraccate dando così dignità nel riconoscere che chi vive nelle condizioni disumane in mezzo a ratti, fognature a cielo aperto e immondizia, sono ESSERI UMANI e non oggetti. Sono Bambini quelli costretti a sognare un cielo più blu ma che continuano a vedere come cielo il tetto di amianto. Sono esseri umani quanti vivono in condizioni precarie di salute e che in molti casi è stato causato delle condizioni in cui vivono”.
“Se questi sono esseri umani”.
“Per coloro che in questi ultimi giorni sono stat* investiti di responsabilità affinché prendano una decisione e la prendano subito perché non c’è più tempo”.
“Se questi sono esseri umani”
“Per la classe politica messinese, tutta a qualsiasi colore appartengono e che sa solo indignarsi nel vedere qualche foto di ratto, altro non sanno fare. Mi riferisco alla politica di palazzo e quella fuori dal palazzo. In entrambi i casi pensano di risolvere il problema con un poveretti?”
“Se questi sono esseri umani”.
“Se chi è chiamato ad intervenire tergiversa pur sapendo che trattasi di una pericolosa bomba sanitaria che se esplode ne pagano le conseguenze tutti e tutte.
Non c’è piu tempo è l’urlo delle associazioni di categoria, del garante per l’infanzia ed anche per Arcigay Makwan Messina che deve giorno dopo giorno dare coraggio a quanti della propria comunità vivono quelle condizioni e non solo a loro.
La domanda che quegli esseri umani si pongono continuamente è questa? “ma se fossero loro al nostro posto”?
Già, se fossero loro. Purtroppo non lo sono e sanno solo pontificare dai loro scranni d’oro mentre si crogiolano sulle loro poltrone e splendide case. VERGOGNA solo questo mi viene da dire.
Certo in questi giorni perché investita di responsabilità, l’Assessora con delega alla salute del Comune di Messina, dott.ssa Calafiore ha messo in campo quanto in suo potere ed in collaborazione con la Messina Servizi Bene Comune hanno cercato di fare un po’ di pulizia, ma come si evince dal verbale dell’assistente sociale, la situazione è talmente grave che questi interventi sono aleatori e non risolvono il problema. Il Prefetto investito della responsabilità con nota di quest’associazione e con nota del garante dell’infanzia, sta valutando. Comprendiamo le difficoltà nelle decisioni da prendere, ma non c’è più tempo e se si considerano quelle persone esseri umani bisognava intervenire non domani ma IERI”.
“Arcigay Makwan Messina sarà vicino a chi appartiene alla comunità LGBT e non solo, che vive in quei luoghi indecorosi.
Sosterremo qualsiasi forma di protesta purché nel rispetto delle vigenti leggi che da queste favelas si leveranno e se sarà necessario scenderemo al loro fianco per le strade e far sentire la voce di coloro che sono discriminati, perché di discriminazione sulla pelle dei più deboli trattasi.
Se questi sono esseri uma SMETTETELA DI GIOCARE A FARE I POLITICI E MANTENETE LE PROMESSE CHE FATE LORO QUANDO ANDATE A CHIEDERE VOTI”. Conclude Duca.