E’ durato circa due ore l’interrogatorio di Pietro Miduri, il senzatetto di 70 anni accusato di aver ucciso a coltellate Cettina Gioè, sulle scale della Chiesa di Santa Caterina dove la donna, anche lei senza fissa dimora, trascorreva la notte.
Davanti al gip Eugenio Fiorentino l’uomo, collegato in videoconferenza dal carcere di Trapani e assistito dall’avvocata Ketty Terranova ha negato qualsiasi coinvolgimento, nonostante sia stato più volte incalzato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e al sostituto Piero Vinci, che hanno aqcuisito indizi gravi nei suoi confronti.
Le telecamere di videosorveglianza hanno infatti immortalato l’uomo, rintracciato dai carabinieri alla Casa di Vincenzo, che prima tentenna, poi per qualche secondo si avvicina all’entrata laterale della chiesa, dove era riparata la povera Gioè, e infine si allontana di gran fretta. Inoltre, secondo la ricostruzione da parte dei Carbinieri che hanno eseguito l’indagine coordinata dal maggiore Marcello Savastano, tra i due c’era stata una violenta lite cultimanata con il violento accoltellamento.
L’autopsia fornirà altri elementi sulla dinamica della morte, mentre sullo sfondo resta una storia di fragilità e miseria umana.
Il gip Eugenio Fiorentino dopo l’interrogatorio di garanzia ha ritenuto valido iol quadro accusatorio, convalidando il decreto di fermo emesso dalla Procura dopo le indagini dei carabinieri: dunque Miduri resta in carcere.