Si registra un certo malumore per le notizie rilanciate dai media nelle ultime ore su due presunti focolai covid nelle isole Eolie, dichiara Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia. Il timore è che queste possano innescare del panico ingiustificato nei visitatori che in questi giorni e fino a metà ottobre hanno scelto le Eolie come metà delle loro vacanze.
I contagi registrati nell’isola di Salina si riferiscono ad episodi ormai abbondantemente superati e circoscritti da un paio di settimane. Quello di Stromboli, più recente, ha fatto prontamente scattare il sistema di quarantena e tracciamento per scongiurare eventuali rischi di diffusione che saranno comunque contenuti come da procedure.
Le Eolie fanno sempre notizia e questo da una parte ci fa piacere, continua Del Bono. Dall’altra però, come in questo caso, rischiano di crearsi situazioni di imbarazzo non motivato per sindaci e operatori turistici chiamati a dover giustificare fatti del tutto fisiologici in una situazione pandemica. Fatti che andrebbero contrapposti non al fuorviante mito delle isole covid free ma a quelli dell’effettivo numero dei contagi (irrisorio rispetto alla popolazione residente e turistica), alle ospedalizzazioni e alle terapie intensive (pari a zero) e a un livello di vaccinazione sul territorio che ormai sfiora l’80%.
Le isole rimangono, quindi, luoghi particolarmente sicuri per la loro morfologia e situazione naturale. Per gli spazi a disposizione e per come di fatto si vive la vacanza, in prevalenza all’aria aperta esposti alla brezza marina e alla naturale ventilazione di questi luoghi. Devono, inoltre, confortare le dichiarazioni dei sindaci di competenza che riferiscono di una situazione pandemica alle Eolie del tutto sotto controllo dove, aggiunge Del Bono, il fatto di aver individuato alcuni casi positivi conferma che la macchina sanitaria ed amministrativa funziona perfettamente.
Questi episodi servono invece da monito e sono utili per ricordarci che occorre continuare a rispettare le regole, soprattutto in ambito privato (cene, feste, aperitivi ecc.) dove si creano effettivamente le principali occasioni di contagio. Mentre continuano ad operare in totale sicurezza, offrendo le maggiori garanzie, le strutture ricettive e i pubblici esercizi in generale, chiamati a rispettare le linee guida della conferenza delle regioni così come approvate dal governo.