di Michele Bruno – Chiedono l’approvazione del ddl Zan, ma non soltanto. Chiedono molto più di Zan. E’ questo il motivo per cui sono scesi in Piazza Municipio, questo pomeriggio, Liberazione Queer+ Messina e Arcigay “Makwan” Messina, assieme alla Comunità LGBTQI. Tante persone, di tutte le età, che chiedono diritti e chiedono di essere riconosciuti e accettati nel rispetto della propria identità, a prescindere da quale sia.
L’iniziativa è stata fatta cadere in concomitanza con la giornata mondiale contro l’Omolesbobistransfobia, che si celebra oggi. L’obiettivo è chiedere che venga adottato al più presto, e senza modifiche, il ddl Zan, la legge che appunto vuole, nell’intento del legislatore, porre fine alle discriminazioni e alle violenze nei confronti della Comunità Arcobaleno, mettendo a punto degli strumenti giuridici adeguati a perseguire il reato di Omolesbobitransfobia. Queste cose ce le spiega meglio Rosario Duca, di Arcigay Makwan Messina:
Tuttavia tutti, anche negli interventi, hanno concordato sul fatto che per l’intera Comunità il ddl non basta. Viene chiesto molto di più, e questo ce lo spiega bene Salvatore Bertino, referente di Liberazione Queer+ Messina:
Diversi gli interventi, tra questi quelli di molti giovani tra i presenti, sicuramente la parte più consistente dei manifestanti in Piazza. Molto interessante quello di Oliver, che non si definisce in alcun genere sessuale di quelli che solitamente la società riconosce, e ha trattato di alcune categorie che non sono quasi mai considerate, ma fanno parte della comunità, come gli intersessuali e gli asessuati. Nell’intervento fa intendere che Zan non basti, perché a suo avviso non prende in considerazione queste categorie di persone.
O l’intervento di Orazio un giovane professore che si definisce giocosamente, con ironia, “orgogliosamente frocia”, e che pone l’attenzione sul ruolo delicato che spetta ai docenti nell’educare i giovani nel non discriminare nessuno e nel mettere in dubbio il sapere precostituito.
Presenti anche le forze politiche, come PD e M5S. i consiglieri PD però, forza politica che per prima ha lanciato la legge con Alessandro Zan, hanno preferito non intervenire. Interviene invece la Senatrice Grazia D’Angelo (qui) del M5S, che ha raccontato il difficile iter di una legge osteggiata fortemente da una parte del Parlamento, e ribadito l’impegno del suo movimento per calendarizzarla e farla passare. Sono intervenute anche le forze della sinistra radicale come Potere al Popolo Messina (qui) e Rifondazione Comunista Messina (qui), e i sindacati studenteschi Udu Messina (qui) e Link Messina.