Dopo i disagi causati sabato 27 dalla chiusura della SP 39 e del tratto di tangenziale tra Tremestieri e San Filippo, hanno risposto al CAS Comune di Messina e Città Metropolitana:
“A seguito della chiusura, ieri, sabato 27, della Strada Provinciale 39 che porta al villaggio di Larderia, il Consorzio per le Autostrade Siciliane senza necessario e sufficiente preavviso – ribadiscono in una nota congiunta di ieri Comune e Città Metropolitana di Messina – ha contestualmente interdetto al transito veicolare il tratto di tangenziale, compreso tra Tremestieri e San Filippo, al fine di effettuare le prove di carico sul cavalcavia numero 1, il viadotto Larderia. La chiusura del tratto dell’arteria autostradale ha determinato conseguentemente l’uscita obbligatoria allo svincolo di Tremestieri, per i mezzi provenienti dalla A18 in direzione Messina, e allo svincolo di San Filippo per quelli provenienti dalla A20 in direzione Catania. Circostanza che creato disagi a tutto il sistema viabile della zona sud della città.
Il Consorzio Autostrade Siciliane, con proprio comunicato stampa di sabato 28 marzo 2021, si è limitato a rendere noto di avere regolarmente provveduto ad inviare anzitempo tutte le comunicazioni istituzionali preventive in merito all’intervento da effettuare, tra l’altro, concordato con gli uffici dell’amministrazione della Città Metropolitana di Messina.
Prendendo atto da quanto diramato dal CAS si rende necessario – prosegue la nota – dovere precisare ulteriormente in merito a quanto effettivamente accaduto e alle relative dichiarazioni del Consorzio.
A tal fine, con nota del 24 marzo 2021 il CAS comunicava la necessità di interdire (e liberare dalle transenne) il cavalcavia n. 1 sulla A20 dalle ore 8 di sabato 27 marzo per eseguire le prove di carico statiche e/o dinamiche. Nulla si indicava relativamente alla chiusura al transito del tratto di tangenziale come poi realmente accaduto nella suddetta giornata. Inoltre con una PEC inviata alla Città Metropolitana lo scorso venerdì 26, alle ore 16.22, si notificava tardivamente e oltre l’orario d’ufficio, l’ordinanza di interdizione al traffico del tratto di tangenziale durante le citaA seguito Dte prove. Si precisa altresì che la stessa nota non è stata inviata anche al Comune di Messina, e che essendo stata formalizzata alla Città Metropolitana e alla Prefettura tardivamente e fuori orario d’ufficio, motivo per cui nessuno ha potuto comunicare al Comune di Messina tale evenienza. Pertanto, il Comune insieme alla Città Metropolitana si è attivato ad approntare rapidi interventi per fluidificare il traffico veicolare, oltre a chiedere al CAS di riaprire nel più breve tempo possibile il tratto di tangenziale per mitigare i disagi ai cittadini. Pur comprendendo la necessità di lavori di sicurezza sul viadotto – conclude il documento – per il quale sia il Comune di Messina che la Città Metropolitana hanno effettuato ogni utile intervento al fine di eliminare i disservizi causati dal cedimento del solettone, la cui manutenzione è demandata al CAS, si intende ribadire in merito alla carenza di informazione da parte dei soggetti titolati e laddove presente, quanto la stessa comunicazione sia stata tardiva ed inefficace”.