di Salvatore Di Bartolo – A San Fratello la realizzazione di uno spiazzo all’entrata del paese continua a far discutere. Accanto al dibattito relativo la traduzione in lingua gallo-italica del nome della città, infatti, nasce un’altra polemica innescata dalle parole del consigliere di minoranza Antonino Reitano, il quale con un post su Facebook si scaglia apertamente contro l’amministrazione comunale: “San Fratello allo sbando”, esordisce Reitano, che poi rincara la dose affermando che “l’operato dell’amministrazione comunale continua a sconcertare e lasciare perplessi”.
Le critiche vengono poi rivolte al sopracitato spiazzo definito dallo stesso Reitano “un pugno in un occhio, un’opera colossale con un’orribile e ridicola ciappazza di marmo storta e sgangherata” ed infine alle condizioni del centro storico definito “degradato ed arredato soltanto dai bidoni della spazzatura”.
A rispondere a tono alle critiche espresse pubblicamente dal consigliere Reitano, ci pensa direttamente Salvatore Sidoti Pinto, primo cittadino del centro nebroideo, che in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di San Fratello elenca le opere realizzate e quelle finanziate nei primi due anni e mezzo del suo mandato e poi prosegue: “abbiamo idee chiare e tanta voglia di fare, noi il nostro paese vogliamo viverlo intensamente per ventiquattro ore al giorno, siamo pronti a condividere le valutazioni finalizzate al miglioramento ma non le polemiche sterili”.
In merito alle polemiche avanzate dal consigliere Reitano, il primo cittadino afferma: “tutti abbiamo capito che la piazzetta al dott. Reitano non piace, se ne faccia una ragione” e conclude con una frecciata diretta al consigliere d’opposizione: “ancora è presto per cominciare la campagna elettorale, alla fine faremo i conti e saranno direttamente i cittadini a valutare i risultati del mandato amministrativo”.
Grande fermento in queste ultime ore quindi a San Fratello, sarà la voglia di rilanciare il centro nebroideo o l’inizio di una lunga campagna elettorale?
Ai cittadini l’ardua sentenza.