di Michele Bruno – Il Direttore Generale di Asp Paolo La Paglia è stato sospeso ieri dal suo incarico. La decisione deriva da un decreto dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza, che il 17 dicembre scorso aveva preso due provvedimenti: inviare a Messina l’attuale Commissario per l’emergenza Covid, Maria Grazia Furnari, e mettere in piedi una Commissione d’inchiesta.
L’Iter della Commissione d’inchiesta, una volta conclusosi, ha fornito agli occhi di Razza e del Presidente Musumeci adeguate motivazioni per firmare oggi il decreto di decadenza, la quale si completerà al termine di un periodo di sospensione di 60 giorni, entro i quali La Paglia potrà difendersi e ricorrere al Tar.
La commissione, coordinata dal dottor Salvatore Scondotto (presidente del Comitato tecnico scientifico della Regione Siciliana), e composta dalla professoressa Francesca Di Gaudio (dirigente del Centro regionale di qualità), dal dottor Giuseppe Murolo (dirigente del servizio qualità e governo clinico), dal dottor Roberto Virzì (funzionario del servizio personale) e da Stefano Campo (funzionario del servizio programmazione ospedaliera), aveva il compito di esaminare l’andamento della sanità messinese in questa crisi Covid e di accertare eventuali responsabilità, che sembrerebbero esserci.
Nella relazione della Commissione, si parla di “inadeguatezza dell’organizzazione dell’Asp nel suo complesso, ad incidere con successo sui risultati dei processi organizzativi interni e nell’individuare risposte efficaci, tempestive e funzionali alle nuove esigenze legate ali ‘epidemia Covid-19. Si evidenzia la criticità nelle relazioni tra le varie articolazioni aziendali, la scarsa capacità di coordinamento delle diverse figure, uffici, settori, deputate alla gestione dell’emergenza Covid e la difficoltà, su aspetti prioritari, di gestire efficacemente i rapporti con la ditta informatica per ottenere risultati migliori per l’Azienda“.
Secondo la Commissione, presso Asp Messina, sotto la gestione La Paglia dell’emergenza, si sarebbe verificata la violazione del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione, con l’inosservanza dei parametri di valutazione delle performance e degli obiettivi assegnati ai Direttori Generali delle Aziende, così come quella degli “atti di programmazione sanitaria” individuati nelle ordinanze contingibili ed urgenti adottate dal Presidente della Regione Nello Musumeci per fronteggiare l’emergenza Covid, definendo un quadro generale che corrisponde alla presenza di “gravi motivi, reiterata omissione di atti obbligatori per legge, violazione di legge e del principio di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione” enunciati all’art. 20, co. 6, l.r. n. 5/2009.
L’assessore ha tenuto in considerazione le memorie difensive del dirigente Asp, ed anche la relazione dei dirigenti del Dipartimento regionale.
Diverse le critiche arrivate all’indirizzo della gestione La Paglia: sia UIL, nelle persone del Segretario Generale Ivan Tripodi e del Segretario di UIL FPL Pippo Calapai, oltre che del Dott. Salvatore Macrì, che ha denunciato la situazione anche a “la Repubblica”, quotidiano nazionale che oggi ricorda la sua inchiesta sui posti fantasma dell’Ospedale di Barcellona P.G..
Ma soprattutto, l’aspra invettiva che il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha ingaggiato nei confronti di La Paglia, arrivando a legare le proprie dimissioni alla sospensione del dirigente dell’azienda sanitaria (comunque non verificatesi nonostante La Paglia fosse in carica fino ad avantieri).
Oggi il Sindaco festeggia con diversi post su Facebook, rivendicando ciò come una sua vittoria e la bontà del proprio operato:
Ecco quello con cui è stata accolta la notizia:
“Grazie CATENO!
Hanno tentato di farti fuori, sei stato isolato, ti hanno messo il bavaglio mediatico, ti hanno intimidito, ti hanno minacciato ma …
TU SEI RIMASTO AL TUO POSTO A COMBATTERE PER TUTELARE LA SALUTE DEI TUOI CITTADINI!
Ora il direttore dell’ASP Paolo La Paglia, grazie alla guerra che hai scatenato, e’ stato sospeso nell’attesa del licenziamento definitivo!
Non confidiamo nelle pubbliche scuse di coloro che hanno infangato il sindaco De Luca difendendo La Paglia o delegittimando con il silenzio ed omertà l’azione del Sindaco De Luca.
In allegato il provvedimento a firma di Musumeci!
PER FAVORE DIFFONDETE AL MONDO QUESTO MESSAGGIO!”