Arrivate le condanne per i consiglieri comunali coinvolti nell’Inchiesta Gettonopoli. Erano stati accusati di truffa e falso, durante la scorsa amministrazione Accorinti, secondo la Procura, per essersi indebitamente appropriati dei gettoni di presenza acquisiti partecipando alle Commissioni consiliari. L’inchiesta condotta dalla Digos e partita nel novembre 2015, aveva permesso di appurare un sistema che consisteva nel registrare, in diverse sedute, presenze durate meno di 3 minuti, tempo stabilito arbitrariamente in sede di indagine dai magistrati inquirenti.
Dopo le condanne nel luglio 2017, la Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati da alcuni dei consiglieri condannati in Appello.
Confermata quindi la condanna in secondo grado, risalente al 2018, per 15 dei 17 consiglieri che erano stati accusati.
Assolti con formula piena Nora Scuderi e Libero Gioveni.
Condannati Carlo Abbate (1 anno e 6 mesi) , Piero Adamo (1 anno e 2 mesi), Pio Amadeo (1 anno e 5 mesi), Angelo Burrascano (1 anno e 4 mesi), Nino Carreri (1 anno e 2 mesi), Andrea Consolo (1 anno e 3 mesi), Nicola Crisafi (1 anno e 7 mesi), Giovanna Crifò (1 anno e 5 mesi), Nicola Cucinotta (1 anno e 3 mesi), Carmelina David (1 anno e 3 mesi), Paolo David (1 anno e 7 mesi), Santi Sorrenti (1 anno e 3 mesi), Fabrizio Sottile (1 anno e 6 mesi), Benedetto Vaccarino (1 anno e 9 mesi) e Santi Daniele Zuccarello (1 anno e 6 mesi).
Per tutti la pena è stata ridotta rispetto al primo grado.
Ad oggi di questi sono stati rieletti in Consiglio soltanto Giovanna Crifò e Benedetto Vaccarino, con l’assolto Gioveni.
La pena era stata sospesa in attesa del giudizio della Cassazione, la quale conferma il reato di truffa, ma anche l’insussistenza del reato di falso.
Revocata la pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici, e ridotte le spese processuali a tremila euro ciascuno, non diecimila come stabilito in primo grado.